Numa Pompilio parla con la ninfa Egeria
Numa Pompilio parla con la ninfa Egeria
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Materiale di qualità unica
Stampa su Carta a mano di Amalfi
Misura: 29 x 42 cm
Materiale: opera stampata su carta pregiatissima con bordi sfrangiati Amalfi fatta a mano
Cornice: Marrone chiaro in legno di faggio fatta a mano
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L'opera
Numa Pompilio riceve dalla ninfa Egeria le leggi di Roma
Palazzo dell'Ambasciata di Spagna, Sala dei Legislatori, Roma
L'opera si intitola "Numa Pompilio riceve dalla ninfa Egeria le leggi di Roma" ed è un dipinto ad olio su tela realizzato da Giani Felice nel 1815. Il quadro raffigura una scena della leggenda di Numa Pompilio, il secondo re di Roma, che secondo la tradizione si recava di notte in un bosco presso la Porta Capena per incontrare la ninfa Egeria, sua amante e consigliera. Da lei, Numa riceveva ispirazione sulle leggi e sui riti da istituire a Roma, come la riforma del calendario, la creazione di varie classi sacerdotali e il divieto di rappresentare le divinità con sembianze umane o animali.
Il dipinto di Giani Felice mostra il momento in cui Numa, seduto su una roccia, ascolta con attenzione le parole di Egeria, che gli porge un rotolo di pergamena. La ninfa è avvolta in un velo bianco e ha un'aria dolce e affettuosa. Numa indossa una tunica rossa e una corona di alloro, simboli del suo potere regale. Sullo sfondo si vedono alcuni alberi e una fonte, che secondo il mito nacque dalle lacrime di Egeria dopo la morte di Numa.
Giani Felice è stato un pittore italiano, nato a Roma nel 1789 e morto nella stessa città nel 1862. Fu allievo di Vincenzo Camuccini e si specializzò nella pittura storica, ispirandosi ai temi dell'antichità classica e della storia romana. Tra le sue opere più note ci sono "La morte di Virginia", "La morte di Lucrezia" e "La morte di Catone Uticense". Fu anche un apprezzato ritrattista e decoratore di palazzi e chiese..