La Flagellazione di Cristo di Michelangelo Merisi da Caravaggio è un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1607 e il 1608, conservato nel Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli. Quest'opera rappresenta il momento della flagellazione di Gesù, un episodio centrale della Passione di Cristo.

La scena è ambientata in un ambiente buio e cupo, con una colonna centrale alla quale Gesù è legato. Tre aguzzini circondano Cristo, due dei quali sono impegnati a legarlo o a preparare il flagello, mentre il terzo è inginocchiato in primo piano intento a preparare la frusta.
Caravaggio utilizza il chiaroscuro per accentuare la drammaticità della scena. La luce, proveniente da una fonte esterna, illumina solo il corpo di Cristo, creando un forte contrasto con l'oscurità circostante. Questo stile enfatizza la brutalità e la violenza del supplizio.
L'opera è influenzata dal dipinto di Sebastiano del Piombo nella chiesa di San Pietro in Montorio a Roma, ma Caravaggio semplifica la composizione, eliminando spettatori e riducendo l'architettura a una sola colonna centrale.

La tela fu commissionata dalla famiglia De Franco per la chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, in cui Caravaggio lavorò durante il suo primo soggiorno nella città, terminato nel luglio del 1607.
Quest'opera, insieme ad altre come Le Sette Opere di Misericordia, contribuì a consolidare la fama di Caravaggio a Napoli, influenzando artisti locali e stranieri.