Ecce Homo di Michelangelo Merisi da Caravaggio è un dipinto che rappresenta il momento in cui Ponzio Pilato presenta Gesù alla folla con le parole "Ecce Homo" (Ecco l'uomo), come descritto nel Vangelo di Giovanni (19:5). L'opera è conservata a Palazzo Bianco, Genova, e risale a circa il 1605 o, secondo alcuni, al 1609.

Gesù è rappresentato in piedi, con il corpo nudo e i fianchi coperti da un panno bianco. Una canna è appoggiata alla sua mano destra, legata con una corda ai polsi. Il volto è reclinato in basso con gli occhi chiusi. Un soldato copre le spalle di Gesù con un panno scuro, mentre Ponzio Pilato, vestito con abiti aristocratici, indica Gesù con le mani aperte, rivolgendosi allo spettatore.
L'opera è caratterizzata dallo stile naturalistico di Caravaggio, con personaggi che emergono da un fondo scuro grazie a un'intensa illuminazione. I dettagli del corpo di Gesù e i volti dei personaggi sono rappresentati nella loro imperfezione, tipico del realismo caravaggesco.
La scena simboleggia il momento in cui Gesù viene esposto alla folla come re dei Giudei, con la corona di spine e la canna, oggetti che lo deridono come sovrano.

L'attribuzione dell'opera è stata oggetto di dibattito, con alcune fonti che suggeriscono l'esistenza di una versione alternativa a Madrid, anch'essa attribuita a Caravaggio. Tuttavia, la versione di Genova è generalmente riconosciuta come un'opera autentica di Caravaggio, grazie alle sue caratteristiche stilistiche e tecniche, come i pentimenti visibili nelle mani di Pilato e di Gesù.