Giovanni Fattori, uno dei maggiori esponenti del movimento dei Macchiaioli, ha lasciato numerosi autoritratti che ci permettono di seguire l'evoluzione del suo stile e della sua persona nel corso degli anni.
Fattori iniziò a dedicarsi all'autoritratto fin dalla sua giovinezza, spesso utilizzandoli come studi preparatori o come mezzo per esplorare le proprie capacità espressive. Inizialmente, i suoi autoritratti risentono dell'influenza della pittura accademica, con una certa attenzione ai dettagli fisionomici e alla resa naturalistica. Tuttavia, con l'adesione al gruppo dei Macchiaioli intorno alla metà dell'Ottocento, il suo approccio subì una profonda trasformazione.
I Macchiaioli, con la loro rivoluzionaria tecnica della "macchia", cercavano di catturare l'immediatezza della visione e l'effetto della luce e del colore. Anche negli autoritratti di Fattori, si nota un progressivo abbandono del dettaglio minuzioso a favore di una maggiore sintesi formale. Le pennellate si fanno più rapide e vibranti, i contrasti di luce e ombra più marcati, e l'attenzione si sposta sulla resa dell'impressione complessiva e dell'espressione psicologica.
