Davide con la testa di Golia di Michelangelo Merisi da Caravaggio, conservata nella Galleria Borghese di Roma, è un'opera realizzata intorno al 1609-1610. Questo dipinto rappresenta il momento immediatamente successivo alla vittoria di Davide sul gigante Golia, come descritto nella Bibbia.

Davide tiene la testa decapitata di Golia per i capelli, mentre la spada con l'iscrizione "H-AS OS" (Humilitas Occidit Superbiam) è presente nella scena. La luce proviene da sinistra, illuminando il volto di Davide e creando un forte chiaroscuro.
Davide è rappresentato come un giovane pastore, con un'espressione di compassione e non di trionfo. Golia, invece, ha un volto spaventato e sorpreso.
La testa di Golia è considerata un autoritratto di Caravaggio, ormai malato e stanco. Questo autoritratto simboleggia la contrizione dell'artista per i suoi peccati passati e la sua speranza di redenzione.

L'opera fu inviata al cardinale Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, insieme a una richiesta di grazia per l'omicidio commesso da Caravaggio nel 1606.
Nonostante la richiesta di grazia fosse stata accolta, la notizia non raggiunse Caravaggio prima della sua morte nel 1610.