
Maria Stuarda al campo di Crookstone di Giovanni Fattori, tra emozione e storia
Jayde BrowneCondividi
Nel dipinto “Maria Stuarda al campo di Crookstone”, ispirato al romanzo "The Abbot" di Walter Scott, Giovanni Fattori raffigura la regina di Scozia accompagnata dalle sue dame di compagnia e da un abate, immersa in un momento di dolore dopo la sconfitta della battaglia di Langside.
Sullo sfondo, si coglie la tensione emotiva del gruppo che osserva l’amato Lord Douglas esalare gli ultimi respiri sul campo di battaglia, in un’atmosfera densa e solenne. La scena si sviluppa nella confusione polverosa del campo, dove le figure sono avvolte da un senso di sospensione e il dolore traspare nei gesti e nei volti.
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Stile
L’opera appartiene al momento in cui Fattori si distacca dalla pittura storica accademica per avvicinarsi ai principi dei Macchiaioli, movimento artistico che prediligeva la resa immediata e naturale delle scene, valorizzando più le zone di colore che il contorno preciso delle figure.
Nel dipinto l'artista mostra già la volontà di superare la retorica narrativa tipica dell’arte storica, adottando contrasti tra la luce e le ombre e una rappresentazione delle emozioni tramite l’intensità dei gesti anziché la teatralità.
Colore e illuminazione
La palette cromatica si articola in una ricca gamma di toni bruni, ocra e grigi, con contrasti netti che delineano i punti cruciali della scena e accentuano la gravità dell’evento.
Il colore diviene strumento di narrazione, modulato sapientemente per distinguere lo spazio delle figure dal panorama sfocato, mentre la luce emerge come protagonista, accentuando la distinzione tra il dramma dei personaggi in primo piano e il caos lontano del campo di battaglia. L’atmosfera è avvolta da un chiaroscuro morbido che rafforza la sensazione di sospensione.
Gestione degli spazi
La profondità della scena nasce dalla scelta di una composizione estesa, dove l’orizzonte si apre e si disperde, evidenziando la dimensione spaziale e psicologica dell’evento. Le figure sono raggruppate in modo tale da creare una sintesi tra intimità e vastità: la visuale ad ampio campo suggerisce il distacco tra i protagonisti e il mondo circostante, accentuando il dramma personale di Maria Stuarda rispetto all’anonimato dei soldati e agli oggetti dispersi nella polvere della battaglia.
Composizione e inquadratura
Fattori pone gli elementi in equilibrio, scegliendo una disposizione longitudinale che armonizza la scena. Il gruppo principale è collocato lateralmente, guidando lo sguardo verso il punto prospettico in lontananza. Il punto di vista risulta basso e leggermente distanziato, permettendo di cogliere sia la tragicità dei protagonisti che la vastità del contesto. I rapporti tra pieni e vuoti risultano studiati nei dettagli, favorendo un equilibrio naturale e non artificioso.
Tecnica e materiali
L’opera fu dipinta a olio su tela di medio formato, misura 76×108 cm. Fu sottoposta a numerosi studi preparatori che hanno affinato la disposizione delle figure e la costruzione dello spazio.
Fattori utilizza pennellate decise e stratificate, in linea con la pratica macchiaiola, dove le sfumature cromatiche vengono sovrapposte per generare effetti tattili e profondità visiva. L’uso della tela fine e dei pigmenti tradizionali favorisce la trasparenza dei colori e la vividezza della scena, mentre la scelta degli strumenti contribuisce alla resa immediata e naturale dei soggetti. Con Maria Stuarda al campo di Crookstone, Fattori unisce la solennità del tema storico alla nascente poetica della macchia, traducendo il dramma della regina in una visione sobria e intensa.