Mappa storica del Ducato di Urbino: analisi di un piccolo capolavoro

Mappa storica del Ducato di Urbino: analisi di un piccolo capolavoro

Jayde Browne

L'opera Mappa del Ducato di Urbino è una mappa storica dettagliata del Ducato di Urbino, creata da Johannes Baptista Vrients intorno al 1608. La mappa raffigura il territorio con attenzione geografica e cartografica, centrata sulla città di Urbino, includendo elementi decorativi come due cartigli elaborati e uno stemma araldico.

L'atmosfera generale dell'opera unisce precisione, tecnica e un tocco estetico rinascimentale, con un chiaro intento celebrativo e dedicato a una figura di rilievo dell'epoca, il Duca di Urbino.

L'opera presenta un equilibrio tra rappresentazione geografica e ornamenti decorativi, mostrando come la cartografia fosse anche veicolo di prestigio e cultura visiva.

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Stile

La mappa si colloca nel contesto storico del tardo Rinascimento e della prima età barocca, un periodo in cui la cartografia era in rapida evoluzione, supportata dalle tecniche di incisione su rame. Vrients si ispira esplicitamente al lavoro di Giovanni Antonio Magini, cartografo che nel 1596 aveva pubblicato una mappa simile del territorio. Lo stile è tipico del Theatrum Orbis Terrarum, considerato il primo atlante moderno, di cui Vrients fu curatore postumo. L'influenza di Ortelio e Magini si riflette nella meticolosità della rappresentazione geografica e nella presenza di elementi iconografici come gli stemmi e i cartigli che impreziosiscono la composizione. La mappa unisce rigore cartografico e uno stile decorativo tipico dei mappe storiche dell’epoca, caratterizzato da perfezione tecnica e attenzione ai dettagli estetici.

Colore e illuminazione

La tavola presenta una coloritura contemporanea all'incisione che valorizza i dettagli e definisce le delineazioni geografiche con toni tenui ma contrastanti. La palette cromatica si basa su sfumature sobrie e naturali, con predominanza di colori terrosi e verdeggianti che richiamano la natura e il paesaggio circostante. La luce visivamente è suggerita attraverso il chiaroscuro delle incisioni, che evidenzia rilievi, corsi d’acqua e confini, contribuendo a creare una profondità visiva e a guidare l’attenzione verso i punti principali della mappa come la città centrale e i cartigli decorativi.

Gestione degli spazi

La profondità viene risaltata attraverso un uso sapiente della prospettiva in pianta, con una struttura che privilegia una distribuzione equilibrata degli elementi territoriali. La rappresentazione del rilievo è fatta tramite un rilievo pittorico, tipico delle mappe dell’epoca, che non usavano ancora la prospettiva lineare ma si affidavano a un’iconografia simbolica per rendere il senso della morfologia del territorio. Gli elementi geografici sono distribuiti in modo da occupare armoniosamente lo spazio della tavola, senza sovrapposizioni o eccessive densità, consentendo una lettura chiara e ordinata.

Composizione e inquadratura

La mappa adotta una composizione centrata con Urbino come fulcro, intorno al quale si sviluppano elementi secondari del territorio, di araldica e di decorazione. La scelta dell’inquadratura è funzionale alla rappresentazione territoriale, mostrando il territorio secondo un orientamento che privilegia larghezza est-ovest, anche se non rigorosamente preciso dal punto di vista cartografico. L’armonia è mantenuta grazie all’equilibrio tra spazio dedicato alla cartografia e quello occupato dai dettagli decorativi come i due cartigli, che bilanciano il lato superiore sinistro e destro, creando un dialogo visivo che sollecita l’osservatore a una fruizione complessa e articolata.

Tecnica e materiali

L’opera è stata realizzata con la tecnica dell’incisione su rame, una procedura che permette un elevato livello di dettaglio e precisione grafica. La stampa è stata poi colorata a mano, come era consuetudine per le mappe dell’epoca, conferendo un aspetto ricco ma raffinato. La carta utilizzata è di ottima qualità, conservando con vigore i colori nel tempo. La combinazione tra incisione di pregio e coloritura attenta consente un effetto visivo finale di grande nitidezza e ricchezza, enfatizzando sia la funzionalità della mappa come strumento geografico che la sua valenza decorativa e culturale.

Questo insieme di caratteristiche fa di Mappa del Ducato di Urbino un’opera che rappresenta una testimonianza artistica e storica del ruolo della cartografia nel Rinascimento, dialogando con la cultura visiva e politica del tempo, e valorizzando l’identità del territorio di Urbino attraverso un’immagine di equilibrio, precisione e bellezza.

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