XXI Giornata del Contemporaneo: l’Italia celebra la creatività

XXI Giornata del Contemporaneo: l’Italia celebra la creatività

Jayde Browne

Sabato 4 ottobre 2025 si apre una nuova pagina nel rapporto tra pubblico e arte contemporanea in Italia, con la ventunesima edizione della Giornata del Contemporaneo, evento unico promosso da AMACI, in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la direzione per la diplomazia culturale del Ministero degli Affari Esteri. Per il ventunesimo anno consecutivo, ventisei grandi musei italiani, insieme a migliaia di realtà pubbliche e private su tutto il territorio, accoglieranno i visitatori a ingresso gratuito per una giornata interamente dedicata all’arte del presente. L’iniziativa, ormai consolidata, punta ad avvicinare la creatività odierna a un pubblico sempre più vasto e a offrire opportunità di esperienza, confronto e conoscenza.

Il programma della Giornata del Contemporaneo si distingue, come da tradizione, per il mosaico caleidoscopico di mostre, laboratori, eventi e iniziative, concepiti sia in presenza che online, per valorizzare il ruolo centrale delle arti visive nel tessuto culturale nazionale. L’obiettivo è quello di superare la distanza tra istituzioni e società civile, trasformando musei e spazi d’arte in luoghi di partecipazione, apprendimento e scoperta trasversale, dove generazioni e provenienze diverse si incontrano attraverso il comune linguaggio della creatività.

Nel 2025, la manifestazione si estende ancora oltre i confini italiani: la Giornata del Contemporaneo raggiungerà infatti una dimensione davvero internazionale, proseguendo sino al 10 ottobre grazie al progetto Giornata del Contemporaneo | Italian Contemporary Art. La collaborazione con la rete diplomatico-consolare del MAECI, insieme ad Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, permetterà alle energie dell’arte contemporanea italiana di diffondersi in tutto il mondo. Questa proiezione globale rafforza la vocazione della Giornata come ponte tra la produzione artistica nazionale e lo scenario internazionale, offrendo a nuovi pubblici la possibilità di conoscere i molteplici linguaggi delle ultime generazioni creative.

Il filo conduttore di questa ventunesima edizione è la formazione, intesa in modo ampio come percorso condiviso di crescita, consapevolezza e confronto. Questa scelta tematica deriva dal lavoro di riflessione interna di AMACI, impegnata in una giornata di studi nel marzo scorso e accolta nei musei aderenti come un gesto di responsabilità verso la società, l’educazione e il futuro del sistema artistico italiano. Formare non significa solo trasmettere contenuti, ma costruire occasioni di incontro e dialogo, mettere in moto processi di ricerca e maturazione che coinvolgano artisti, curatori, educatori, pubblici e territori.

L’edizione 2025 mantiene viva la tradizione, iniziata nel 2006, di affidare a un artista o a un collettivo la creazione dell’immagine guida della manifestazione. Quest’anno la protagonista è l’Atelier dell’Errore (AdE), collettivo diretto da Luca Santiago Mora e composto da dodici giovani artiste e artisti neurodivergenti che operano presso la Collezione Maramotti di Reggio Emilia. Nato come laboratorio di neuropsichiatria infantile, AdE è oggi riconosciuto a livello nazionale e internazionale per la forza visionaria della sua ricerca e l’originalità della sua pratica, in bilico tra arte visiva e azione performativa. La loro pratica artistica, fortemente radicata nel vissuto personale e collettivo di chi sperimenta la neurodivergenza, si è evoluta in uno spazio di libertà, accoglienza e crescita. AdE esplora la potenza creativa che nasce dall’errore, trasformando la vulnerabilità in risorsa, l’isolamento in relazione, il limite in possibilità di espressione.

Per l’edizione 2025, l’opera scelta come immagine simbolo è Unknown Pleasures – The Shelter, sintesi poetica di una storia artisticamente e umanamente intensa. La creazione scaturisce dalla rielaborazione della grande vela Ade Vela Rapido, composta da cinquanta coperte di soccorso assemblate come “corpo protettivo” per l’imbarcazione di Pier Paolo Pasolini utilizzata in Edipo Re. Durante un restauro, la vela è stata trasformata da due artiste del collettivo in un rifugio temporaneo, fragile ma gravido di significato: uno spazio che invita a immaginare una libertà affettiva, in un gioco di sogno e di realtà. Nell’opera si incontra la memoria di un grande intellettuale italiano, la cultura teatrale, la metafora del viaggio, il bisogno universale di protezione e visibilità per ogni desiderio escluso o difficile da affermare nella realtà.

Il calendario dell’iniziativa si arricchisce di molteplici filoni: dalle attività coordinate dai musei associati AMACI, alle proposte promosse all’estero grazie al MAECI, alle iniziative dislocate nei “Luoghi del Contemporaneo” censiti dal Ministero, fino al fitto programma delle realtà culturali distribuite ovunque in Italia. Tutti i musei e gli enti partecipanti offriranno ingresso gratuito, invitando il pubblico a scoprire il meglio delle mostre, degli incontri, dei laboratori e degli eventi progettati per l’occasione e a prendere parte attivamente alla vita culturale e creativa delle rispettive comunità.

Oltre al sostegno istituzionale già menzionato, la manifestazione gode del patrocinio della Commissione europea, della Camera dei deputati, della Conferenza delle Regioni, delle Province autonome, di UPI, ANCI, ICOM Italia, e grazie alla partnership con Alfasigma e la sponsorizzazione tecnica di Artshell, si conferma come uno degli appuntamenti italiani di maggiore respiro. La forza della Giornata del Contemporaneo sta nella sua capacità di aggregare energie diverse, mobilitare reti trasversali, valorizzare artisti e operatori noti e meno noti, e innescare processi virtuosi di scoperta e partecipazione che travalicano i confini geografici e sociali.

Tutti i dettagli sul programma e la possibilità di iscriversi agli eventi saranno disponibili come sempre sul sito ufficiale. La ventunesima edizione rinnova quello spirito di apertura, contaminazione e accessibilità che, sin dal 2005, anima la Giornata e la rende una celebrazione diffusa e condivisa della creatività contemporanea italiana. L’edizione 2025 si prefigura non come un semplice evento ma come un vero laboratorio nazionale: un’occasione in cui le istanze della formazione, dell’inclusione, dell’educazione sentimentale e della sperimentazione artistica trovano casa nei musei, nei laboratori, nelle piazze, nelle scuole e nelle piattaforme digitali, moltiplicando linguaggi e occasioni di incontro tra persone, territori e generazioni.

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