Mappa di Venezia e Murano nel 1534 di Benedetto Bordone: il fascino della laguna

Mappa di Venezia e Murano nel 1534 di Benedetto Bordone: il fascino della laguna

Jayde Browne

Questa magnifica opera del celebre cartografo Benedetto Bordone rappresenta Venezia e Murano circondate dalle acque della laguna veneta, mostrando la struttura urbana e insulare che ha reso celebre la città.

Tra gli edifici cartografati si riconoscono blocchi architettonici addensati, i canali e una fitta tessitura di ponti che collegano le diverse parti della città. L’atmosfera emessa dalla mappa richiama un equilibrio tra rigore geografico e una narrazione quasi fiabesca, evocando sia la peculiarità della città sull’acqua che la sua vitalità commerciale e culturale nel Cinquecento. L’immagine, di grande chiarezza visiva, guida lo sguardo tra le forme racchiuse dalla laguna, accentuando il rapporto tra Venezia, le sue isole e il mare circostante.

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Stile


Benedetto Bordone fu un cartografo e miniatore che operava tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento, periodo di grande fermento rinascimentale. Lo stile della sua mappa si colloca a cavallo tra la tradizione medievale della rappresentazione simbolica e le nuove esigenze rinascimentali di precisione e chiarezza geografica.

Nell’immagine convivono elementi decorativi tipici della miniatura con una rappresentazione sintetica ma riconoscibile delle isole e della città. Bordone trasse ispirazione da celebri mappe precedenti, come la monumentale veduta prospettica di Jacopo de’ Barbari del 1500, ma semplificò volutamente le forme, rinunciando al virtuosismo tridimensionale per privilegiare la leggibilità e la funzione di guida per viaggiatori e mercanti.

Colore e illuminazione

Le copie della mappa furono colorate a mano, arricchendosi di una vivace palette cromatica. I toni dominanti sono tenui, con utilizzo di verdi e blu per l’acqua e la vegetazione, gialli e rossi per gli edifici e dettagli architettonici. Il contrasto tra le aree di terra e quelle d’acqua emerge in maniera decisa, guidando l’occhio verso la complessa articolazione di canali e isolotti. La luce non viene resa in modo realistico, ma piuttosto per donare chiarezza generale, enfatizzando la funzione informativa della mappa.

Gestione degli spazi


Bordone utilizza una prospettiva appiattita, con una visione quasi dall’alto ma priva della profondità naturalistica tipica dei paesaggi pittorici rinascimentali. La profondità è suggerita solo dalla sovrapposizione delle isole e dalla disposizione degli edifici, mentre il punto di vista rimane stabile e frontale. Gli spazi sono organizzati in modo chiaro e funzionale: le aree principali sono facilmente riconoscibili, mentre le linee d’acqua, curve e armoniche, suddividono la scena e conducono lo sguardo attraverso la laguna. Si percepisce una grande attenzione nella distribuzione delle forme, pensata per facilitare la consultazione e la memorizzazione dei luoghi.

Composizione e inquadratura


La scena è costruita con grande equilibrio: Venezia occupa la parte centrale e leggermente superiore della mappa, circondata da una cornice di laguna e isolotti minori. La disposizione degli elementi privilegia la simmetria e la chiarezza, evitando eccessi decorativi per non appesantire la lettura. Il punto di osservazione è sopraelevato, in modo tale da abbracciare l’insieme delle isole e del contesto lagunare. Ogni elemento è posizionato per essere immediatamente identificabile, senza affollare lo spazio ma assicurando riconoscibilità ai punti nevralgici della città e dei suoi dintorni.

Tecnica e materiali


La mappa originale di Bordone fu realizzata tramite xilografia, una tecnica che prevede l’incisione del disegno su una tavoletta di legno, poi inchiostrata e stampata su carta. Questo metodo permise di ottenere molteplici copie, rendendo l’opera accessibile a un vasto pubblico. Dopo la stampa, alcune immagini venivano spesso colorate a mano con pigmenti di origine minerale e vegetale, conferendo una qualità tattile e personale a ciascun esemplare. Gli strumenti utilizzati includono bulini o coltelli per l’incisione e pennelli per la colorazione posteriore. La tecnica della stampa su carta, unita alla linearità del tratto, determina la resa visiva della mappa, chiara e ordinata, pensata per la consultazione frequente e resistente all’uso quotidiano.

Questa mappa rappresenta un felice incontro tra arte, artigianato e conoscenza geografica, lasciando trasparire la sensibilità rinascimentale per la bellezza del mondo e l’utilità delle immagini. La città di Venezia, nella visione di Bordone, diventa un simbolo, una guida e un soggetto artistico, evocando la sua unicità sia per chi la abitava sia per chi la sognava attraverso le sue immagini.

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