Torino si illumina di nuova arte con Luci d’Artista
Jayde BrowneCondividi
La ventottesima edizione di Luci d’Artista illumina nuovamente Torino dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026, trasformando la città in un vero museo a cielo aperto dove la luce diventa linguaggio artistico ed esperienza urbana. Le strade, le piazze e i palazzi si animano grazie a un programma espositivo che include ben trentatré installazioni luminose, tra le storiche e le nuovissime, firmate da grandi artisti italiani e internazionali. Quest’anno il percorso di Luci d’Artista si arricchisce di quattro nuove opere, sintesi di ricerca visiva, poesia, innovazione e impegno civile, che rendono Torino capitale della creatività contemporanea.
Il progetto, curato per la terza volta da Antonio Grulli, conferma la manifestazione come riferimento internazionale nel dialogo fra arte e spazio pubblico. Sostenuta dalla Fondazione Torino Musei, dalla Città di Torino e da partner come Fondazione Arte CRT e OGR, Luci d’Artista si inserisce nel piano strategico che coinvolge GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima, consolidando il ruolo di Torino come laboratorio culturale permanente. La ventottesima edizione supera la tradizionale stagione invernale e, tra collezione storica, restauri, collaborazioni internazionali e programmi educativi, cresce nell’impianto espositivo e nel messaggio sociale.
Le nuove installazioni del 2025 sono il cuore pulsante dell’edizione: la britannica Tracey Emin presenta una spettacolare opera al neon per la città, un dono di Fondazione Arte CRT in occasione del suo anniversario e una sintesi della poetica personale diretta e incisiva che la caratterizza a livello globale. Emin, celebrata per la sua capacità di tradurre emozioni, relazioni e introspezioni nella purezza della luce, introduce nell’ambiente urbano un segno artistico che invita al dialogo e alla riflessione, rendendo la città protagonista di uno scenario internazionale.
Accanto a Emin, Riccardo Previdi firma una delle opere più attese: un intervento di arte pubblica dal carattere sperimentale, attento all’innovazione e ai temi ambientali, che promuove la sostenibilità, la consapevolezza e il rispetto del paesaggio urbano. Previdi, tra i protagonisti della scena italiana, porta nella manifestazione una luce che diventa stimolo per un pensiero ecologico, un invito a percepire Torino come spazio comune e vitale.
A completare la rosa dei nuovi autori, il lituano Gintaras Didžiapetris offre un punto di vista alternativo sull’identità estetica della luce. Con il suo stile nutrito di sperimentazione e contaminazione, Didžiapetris attraversa i confini fra arte visiva, musica e cultura popolare, inserendo nella città una luce che si fa ponte fra molteplici linguaggi e tradizioni artistiche europee, interpretando le sinergie che uniscono Torino all’avanguardia internazionale.
Un progetto speciale arriva dalle OGR Torino, dove il collettivo Soundwalk Collective realizza una video-installazione illuministica monumentale insieme alla poetessa e star rock Patti Smith e al compositore minimalista Philip Glass. Questa sinergia straordinaria fonde sound art, parola e luce in una narrazione immersiva che trasforma la Corte Est in uno spazio di bellezza e suggestione. L’opera, pensata per evocare energia, ritmo e potenza visiva, accompagna il visitatore in un viaggio artistico che travalica i confini della musica e dell’arte urbana, confermando le OGR come crocevia d’innovazione e creatività internazionale.
Luci d’Artista si distingue per una visione davvero innovativa di museo diffuso, capace di dialogare costantemente con le istituzioni nazionali ed estere e di rafforzare il ruolo di Torino nello scenario culturale europeo. Un processo inaugurato da anni e destinato a crescere, come testimonia la piattaforma DUET per le collaborazioni internazionali, la rete Costellazione di opere luminose e il public program Accademia della Luce, sviluppato con l’apporto didattico dei musei cittadini. L’identità visiva, quest’anno firmata ancora dallo studio Fludd, si esprime in un glitch luminoso, un gioco grafico che evoca il movimento e l’energia del cambiamento in atto.
Il percorso espositivo accende luoghi iconici e defilati: ogni opera interagisce con l’architettura, la memoria collettiva e il tessuto sociale della città, stimolando stupore e partecipazione. La luce come arte non è semplice decorazione ma diventa esperienza attiva, uno strumento che valorizza il patrimonio urbano e amplifica le storie e le emozioni della comunità torinese. Le installazioni storiche, come “Volo su” di Francesco Perilli, “L’amore non fa rumore” di Domenico Luca Graceffa, “Palomar” di Giulio Paolini, tornano rinnovate accanto alle novità, sottolineando il carattere intergenerazionale e la capacità di Luci d’Artista di connettere voci e sensibilità diverse.
Il programma prevede inoltre una serie di attività collaterali, tra laboratori artistici, visite guidate, talk, itinerari esperienziali e progetti di inclusione per scuole e categorie fragili, con l’intenzione di rendere la manifestazione un modello di cultura accessibile e partecipata. La strategia della comunicazione integrata, il coinvolgimento di tutti i quartieri e la gratuità dell’evento consolidano il valore sociale di Luci d’Artista, che si conferma come uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno-inverno italiano.
A livello turistico ed economico il festival genera ricadute positive in tutta la città. Torino si trasforma, richiama un pubblico italiano e internazionale, alimenta il grande calendario di eventi autunnali e garantisce visibilità a gallerie, spazi espositivi, attività commerciali e realtà artigiane. Il legame fra la città e l’arte luminosa rafforza l’identità stessa di Torino, che si riscopre laboratorio sperimentale e piattaforma di innovazione permanente nel panorama europeo.
Luci d’Artista si afferma come uno dei più significativi esempi di come l’arte pubblica, soprattutto quella contemporanea, possa innervare la città, arricchire la quotidianità e alimentare un clima di partecipazione, inclusione e bellezza. L’edizione 2025-2026 segna una tappa cruciale di questo percorso, con nuovi artisti, progetti collaborativi e un rinnovato impegno per la sostenibilità, pronto a illuminare Torino e a offrirle nuove visioni per il futuro.