Settembre d’arte nelle Marche: tre festival tra borghi e città

Settembre d’arte nelle Marche: tre festival tra borghi e città

Jayde Browne

A settembre 2025 le Marche si confermano laboratorio creativo e luogo di incontro tra le più diverse pratiche artistiche, ospitando tre festival che trasformano la regione in un crocevia di linguaggi, forme e visioni contemporanee. Da nord a sud, i borghi antichi e le città costiere si animano di performance, installazioni, arte di strada e poesia, in un cartellone che celebra la ricchezza culturale e la grande capacità di accoglienza di un territorio sempre più consapevole del suo valore artistico.

Tra i protagonisti di questa stagione spicca la nuova edizione di MArCHESTORIE, che dal tredici settembre a metà novembre attraversa decine di paesi, frazioni e borghi storici, proponendo una narrazione collettiva intorno ai miti, alle leggende, alla poesia e alle tradizioni locali. Il festival, giunto alla sua quinta edizione, mette al centro il dialogo tra passato e presente attraverso una miriade di eventi: spettacoli teatrali all’aperto, itinerari poetici, laboratori d’autore, visite guidate, momenti di degustazione e mostre d’arte pensate per riportare vitalità nei centri storici e nei luoghi meno frequentati dal grande turismo. L’anima di MArCHESTORIE è il racconto, inteso come legame tra le generazioni, come riscoperta delle radici che si fanno slancio verso il futuro. Poeti, musicisti, attori e artisti visuali restituiscono la molteplicità delle Marche attraverso storie e nuovi linguaggi, facendo dialogare la memoria dei grandi classici con le voci emergenti del territorio.

L’esperienza del festival VITA VITA, a Civitanova Marche, rappresenta un unicum nel panorama nazionale: qui l’arte vivente invade strade, piazze e teatri in una settimana di incontri, spettacoli e musica, con la partecipazione di artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. La ventunesima edizione del festival si apre con omaggi ai grandi protagonisti della cultura italiana – spicca il tributo a Franco Battiato – e prosegue con una kermesse di concerti, teatro di strada, danze, band comunali e incursioni artistiche che trasfigurano la città in un vero e proprio palcoscenico diffuso, coinvolgendo residenti e viaggiatori. Il cuore pulsante di VITA VITA è l’idea che l’arte sia gesto vivo, incontro, corpo che abita il territorio e lo trasforma attraverso l’energia della creazione collettiva. Difficile distinguere pubblico e performer: la città diventa comunità effimera, ogni evento una promessa di rinnovamento sociale ed esistenziale.

A Fermo è “La Buskeria”, festival internazionale di arte di strada, a catalizzare le attenzioni di fine estate. Tra il ventuno e il ventitré agosto il centro storico e il lungomare si popolano di musicisti, attori, acrobati, artisti provenienti da tutto il mondo: la manifestazione prevede spettacoli gratuiti che attraversano la notte, performance itineranti, laboratori dedicati ai più piccoli, danze e concerti che valorizzano la vocazione all’accoglienza della città. Il programma di La Buskeria è volutamente aperto e variegato, con la presenza di compagnie da Argentina, Francia, Ghana, Repubblica Ceca, Spagna e Italia, e con un’attenzione particolare alla commistione tra linguaggi. I fermenti globali dell’arte urbana incontrano le tradizioni locali e le suggestioni del paesaggio marchigiano, in un esperimento di convivialità e contaminazione che ridisegna gli spazi urbani.

A queste realtà si aggiungono numerosi altri appuntamenti che costellano il territorio: dai percorsi di RestArt Festival a Caldarola agli spettacoli del Festival delle Arti Migranti Artemigrante a Macerata, fino alle esperienze di Onda d’Arte a Civitanova Marche, dove performer, musicisti, chef, attori e danzatori creano una grande festa collettiva che reinventa il centro urbano come teatro partecipato e luogo di ritrovo. Le Marche di settembre diventano così un mosaico esplosivo di linguaggi, un laboratorio orizzontale per l’arte contemporanea che mette in connessione le aree interne con le community del litorale, il genius loci con l’onda lunga della creatività internazionale.

Il filo rosso che unisce i festival marchigiani è la scelta di valorizzare il patrimonio diffuso, di restituire ai borghi e alle città d’arte nuove centralità a partire dal coinvolgimento delle comunità locali e delle reti associative. L’arte diventa qui strumento di coesione sociale e di diplomazia culturale, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva, in cui la fruizione si intreccia con la partecipazione diretta, la scoperta con la cura dei luoghi. Ogni spettacolo, performance, laboratorio, visita guidata si trasforma in racconti da vivere, memoria da costruire, nuove pratiche di cittadinanza.

Anche quest’anno le Marche riaffermano la forza di una proposta culturale capillare e innovativa, capace di coinvolgere pubblici diversi grazie a una rete di artisti, operatori e amministrazioni che investono su qualità, accessibilità e apertura internazionale. La pluralità dei linguaggi, l’attenzione agli artisti emergenti, la contaminazione tra teatro, musica, arti visive, enogastronomia e tradizioni popolari fanno dei festival settembrini un’occasione preziosa di confronto e di crescita.

Al termine di questo viaggio fra i numerosi festival d’arte, resta la certezza che nelle Marche il mese di settembre rappresenta una stagione creativa senza pari, momento di incontro, riflessione, divertimento e sperimentazione. Nuove storie e nuovi sguardi nascono lungo le piazze, nei teatri, sulle colline, nei borghi e nei porti: qui la cultura è sempre più motore di sviluppo e occasione per leggere il futuro, sulle tracce di una storia collettiva che si rinnova grazie alla forza inesauribile della creatività.

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