Roma inaugura il Ponte Art and Design District: creatività, rigenerazione urbana e futuro
Jayde BrowneCondividi
Roma si prepara a scrivere una nuova pagina del suo dialogo tra tradizione e creatività con l’inaugurazione del Ponte Art and Design District, progetto destinato a ridefinire il tessuto culturale e produttivo del rione Ponte, nel cuore della capitale, proprio fra Piazza Navona e Castel Sant’Angelo. Dal 18 settembre 2025, questa zona storica – dove la memoria artigiana si intreccia all’eredità del Rinascimento e alle suggestioni contemporanee – diventa la vetrina permanente delle eccellenze del design, dell’arte contemporanea, dell’alto artigianato e dell’antiquariato. L’idea, promossa dall’associazione Roma Faber e supportata da Regione Lazio, Sovrintendenza ai Beni Culturali, Municipio I e Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, mira a restituire centralità al “fare creativo” romano, mostrando come ricerca, innovazione e tradizione possano convivere e generare valore identitario.
Il cuore operativo del distretto è la pedonalizzazione permanente di via dei Banchi Nuovi, lunga 200 metri, uno dei tratti storici emblematici di Roma, antica “Via Papalis” percorsa dai pontefici nei cortei di insediamento e sede, già nel Rinascimento, di botteghe di artisti come Benvenuto Cellini. Proprio qui oggi, a distanza di quasi cinque secoli, designer, mosaicisti, orafi, restauratori, artigiani di marmo e galleristi tornano ad animare il quartiere, dialogando con le principali università di architettura e design, aziende del settore e realtà d’eccellenza del turismo d’alta gamma.
Il Ponte Art and Design District si configura come modello di rigenerazione urbana basato su creatività, partecipazione e contaminazione disciplinare. Patrizia Corvaglia, imprenditrice e designer di gioielli con collaborazioni internazionali e promotrice del progetto, spiega come il distretto nasca dalla consapevolezza che solo valorizzando il patrimonio creativo locale si possono rafforzare le potenzialità del made in Italy, conferendo nuova centralità al design e all’artigianato. La memoria manifatturiera che attraversa le antiche strade di Ponte viene così riletta attraverso masterclass, workshop artigianali, talk su economia circolare, innovazione tecnologica e laboratori di progettazione urbana, per una visione che intreccia il sapere storico alle urgenze del presente.
Dal 18 al 24 settembre parte il primo ciclo di eventi: incontri gratuiti, open studios nelle botteghe storiche, sessioni di live painting e laboratori saranno solo l’inizio di un calendario attivo fino a luglio 2026, con appuntamenti mensili e collaborativi. Il programma include workshop su intarsio, ceramica, mosaico, oreficeria e restauro, tavole rotonde su temi cruciali come la sostenibilità e la rigenerazione e open visit per permettere al pubblico di conoscere da vicino gli artigiani e le loro tecniche. Il rione Ponte si trasforma quindi in laboratorio diffuso dove la cultura materiale, le pratiche artistiche e la progettualità si fondono in uno spazio accessibile e stimolante, aperto sia agli operatori sia ai cittadini.
Un ruolo chiave è affidato anche alla piattaforma digitale dedicata, pensata per raccogliere video interviste, gallerie fotografiche e aggiornamenti costanti sulle attività. La rete online estende le relazioni, traccia i percorsi formativi e documenta le storie dei creativi romani, valorizzando il dialogo fra generazioni e la circolazione delle competenze. Il distretto, infatti, non solo promuove la conoscenza locale ma si consolida anche come attrazione per il turismo culturale e creativo, accogliendo visitatori da tutta Italia e dal mondo con una proposta di esperienze immersive e personalizzate.
Questa nuova centralità della creatività romana crea opportunità di sviluppo economico e sociale, rafforzando l’immagine di Roma come capitale nazionale e internazionale del design. Le collaborazioni con l’Accademia Italiana, il Borromini Institute, il Quasar Institute, University of Arkansas e altri enti di formazione diventano motore per una rete di formazione, ricerca e innovazione che plasma i talenti del futuro e integra le eccellenze del territorio con i trend globali. Gli eventi diffusi animano il quartiere, favoriscono l’incontro tra arte, manualità e innovazione e producono un esempio concreto di rigenerazione urbana responsabile, sostenibile e inclusiva.
Il Ponte Art and Design District nasce quindi come eredità di secoli di saperi e tecniche, dalle fusioni di bronzo a cera persa di Cellini alle soluzioni digitali e multisensoriali dei creativi contemporanei. Ogni bottega, ogni studio e ogni atelier porta avanti il filo della storia, tessendo nuove relazioni, arricchendo il tessuto civico del rione e offrendo a cittadini, professionisti e visitatori una “piazza” della creatività a cielo aperto, dove la tradizione si rinnova e l’innovazione si fa racconto urbano e sociale.
Il risultato è un distretto vivo, fluido e partecipato, capace di mettere a sistema saperi, curiosità e pratiche eterogenee. La nascita di questa piattaforma territoriale rappresenta una risposta concreta al bisogno di spazi creativi, non solo fisici ma anche digitali, capaci di amplificare le storie del fare romano e proiettarle in una dimensione internazionale, nel segno della sostenibilità, dell’inclusione e della ricerca della qualità. L’inaugurazione è solo il punto di partenza di un percorso che si annuncia ricco di eventi, progetti condivisi, contaminazioni e risonanze, all’interno di un territorio che torna protagonista della cultura d’avanguardia.