La Reggia di Venaria in sinergia con la Francia: mostra di Léger, Matisse e Bacon
Jayde BrowneCondividi
La Reggia di Venaria si prepara a inaugurare una nuova stagione della propria storia espositiva, confermando la vocazione internazionale di uno dei più prestigiosi poli culturali italiani. Il recente programma biennale di collaborazione con le istituzioni francesi è stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, ed è destinato a rafforzare il dialogo e gli scambi tra il patrimonio sabaudo piemontese e alcune tra le figure più rilevanti dell’arte moderna e contemporanea d’Oltralpe. Dopo l’intenso quadriennio di progetti condivisi con la Tate di Londra, la direzione della Reggia guidata da Michele Briamonte e Chiara Teolato rilancia ora la missione internazionale dell’ente, puntando su una sinergia strategica con Parigi e Lione e affiancando MondoMostre e Manifesto Expo in un percorso di respiro europeo.
Le alleanze tra l’Italia e la Francia si tradurranno nei prossimi anni in due grandi mostre. La prima, “Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring”, sarà allestita dal 27 settembre 2025 al 1 febbraio 2026 e avrà come centro nevralgico l’opera di Fernand Léger, artista seminale nell’evoluzione del linguaggio pittorico novecentesco. La mostra, realizzata con la collaborazione del Grand Palais Rmn, dei musées nationaux du XXème siècle des Alpes-Maritimes, del Musée national Fernand Léger di Biot e del Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain di Nizza, indagherà l’impatto del maestro francese sulle generazioni successive, dal Nouveau Réalisme francese alla Pop Art americana e alla Street Art globale. Il percorso espositivo farà dialogare le visioni di Léger con quelle di artisti come Roy Lichtenstein, Robert Indiana e May Wilson, tracciando una linea diretta che unisce concettualmente e formalmente le poetiche europee e statunitensi. L’importanza attribuita agli oggetti, la rappresentazione della società del tempo libero e il ruolo dell’arte pubblica e accessibile sono fra i temi cardine di un racconto che vede la Reggia di Venaria protagonista, insieme alle grandi istituzioni museali francesi, di una nuova sfida culturale per il grande pubblico.
La seconda mostra, “Da Matisse a Bacon”, prevista tra ottobre 2026 e febbraio 2027, testimonierà la portata storica e la ricchezza del dialogo estetico tra Francia e Italia, attraversando settanta capolavori provenienti dal Museo di Belle Arti di Lione. Le sale della Reggia ospiteranno opere di Pablo Picasso e Georges Braque, approfondimenti sulle indagini cromatiche di Alexej von Jawlensky e atmosfere di Nicolas de Staël e Simon Hantaï. A questi si aggiungeranno grandi maestri come Henri Matisse, Fernand Léger, Joan Miró, Jean Dubuffet e Francis Bacon. Il percorso abbraccerà sperimentazioni cubiste, evoluzioni surreali e tensioni espressive del Novecento, offrendo uno sguardo inedito sull’eredità artistica europea e sulla capacità della cultura moderna di trasformare linguaggi e suggestioni. Non solo pittura: l’esposizione sarà anche occasione per esplorare la storia delle trasformazioni sociali, dei rapporti tra le avanguardie e i mutamenti del gusto che hanno segnato il XX e XXI secolo.
La presentazione del programma ha visto la partecipazione di rappresentanti di entrambe le nazioni: Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia; Michele Briamonte, Presidente del Consorzio e Vicepresidente dell’Associazione delle Residenze Reali Europee (ARRE); Chiara Teolato, Direttrice Generale del Consorzio; Simone Todorow di San Giorgio, Amministratore Delegato di MondoMostre; Alexandre Colliex, Direttore Generale di Manifesto Expo. Nel cuore della strategia si legge la volontà di confermare l'identità della Reggia di Venaria come laboratorio di sperimentazione e crocevia internazionale, capace di intercettare gli stimoli della contemporaneità e metterli in dialogo con la propria storia e i temi del paesaggio, delle residenze e dell’innovazione museale. “Questa progettualità rinnova la missione internazionale della Reggia di Venaria, favorendo un dialogo che supera i confini nazionali e rafforza la collaborazione tra le principali istituzioni artistiche europee”, ha sottolineato la direttrice Chiara Teolato.
La Reggia di Venaria, parte del patrimonio mondiale UNESCO e membro dell’Associazione delle Residenze Reali Europee, conferma il suo ruolo di avanguardia nell’integrazione tra museologia, protocollo diplomatico e valorizzazione del territorio. Le prossime esposizioni avranno ricadute concrete sul turismo, sulla formazione e sull’indotto legato alle industrie culturali e creative. Torino, Parigi e Lione diventeranno poli di un racconto condiviso dove le radici sabaude entrano in relazione con l’immaginario francese, promuovendo una cultura della collaborazione e della circolazione di idee e opere. Il binomio Italia-Francia, che vanta una lunga tradizione di scambi artistici, si tradurrà in programmi di formazione, progetti editoriali e laboratori di innovazione per giovani curatori e studiosi, rafforzando la crescita di network internazionali e la strategia di promozione trasversale tra digitalizzazione, turismo artistico e valorizzazione del patrimonio.
Alla luce dell’esperienza maturata con la Tate e la rete delle residenze europee, Venaria si rinnova puntando sulla qualità degli scambi e sull’ampiezza della proposta tematica. Gli accordi multilaterali firmati nelle ultime settimane hanno gettato le basi per una serie di progetti a lungo termine: si prevedono scambi di collezioni, periodi di residenza per artisti, progetti di restauro condiviso e azioni di divulgazione rivolte sia alle scuole sia alle comunità professionali. La dimensione cosmopolita della Reggia trova slancio nella scelta di aprirsi alle grandi potenze artistiche, proiettando il territorio piemontese in una rete europea di ricerca e produzione culturale. “Non posso che riconoscere ed apprezzare il prestigio dell’iniziativa anche in veste di neo VicePresidente dell’Associazione delle Residenze Reali Europee, in quanto la stessa è connotata da valenze culturali e programmi di rapporti e scambi di notevole interesse internazionale”, ha sottolineato Michele Briamonte.
Il programma rafforza anche il profilo identitario della Reggia tra innovazione architettonica, restauro e valorizzazione paesaggistica, proponendo la residenza sabauda come modello di riuso e reinterpretazione storico-artistica. Il pubblico potrà vivere esperienze immersive tra collezioni permanenti e eventi temporanei, tra i giardini e le grandi corti evocative di potere e bellezza. Alla Reggia di Venaria si rinnova così la vocazione a luogo di incontro, conoscenza e scambio creativo, dove l’arte francese e italiana dialogano in un laboratorio di convivenza e crescita comune.
Il nuovo ciclo di mostre e collaborazioni tra la Reggia di Venaria e la Francia segna una fase determinante per il panorama museale nazionale ed europeo e racconta una storia fatta di rapporti, sinergie e apertura. La cultura diventa protagonista di una trasformazione che mette in movimento persone, linguaggi e visioni, offrendo al pubblico una proposta espositiva capace di superare i confini e di unire le capitali dell’arte contemporanea.