Piazza San Marco verso la Basilica di Canaletto

Piazza San Marco verso la Basilica di Canaletto

Stefania Rinaldi

Il dipinto Piazza San Marco verso la Basilica di Canaletto è un eccellente esempio del vedutismo veneziano, una corrente artistica che, nel XVIII secolo, privilegiava la rappresentazione dettagliata e realistica di vedute urbane e paesaggi. Il quadro, databile al 1723 circa, ci presenta una delle piazze più celebri al mondo, Piazza San Marco, con la maestosa Basilica di San Marco sullo sfondo. Conservato nel Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, questo dipinto è soprattutto una rappresentazione della società del tempo.

Il vedutismo veneziano

Il vedutismo veneziano è una corrente artistica emersa principalmente nel XVIII secolo, dedicata alla rappresentazione accurata e realistica di vedute urbane, in particolare della città di Venezia. Questa forma d'arte si distingue per l'attenzione minuziosa ai dettagli e la riproduzione fedele dei luoghi raffigurati, con un forte interesse per l'architettura, i paesaggi cittadini e le scene di vita quotidiana. Gli artisti del vedutismo erano noti per l'utilizzo della prospettiva lineare e l’utilizzo della camera ottica che permetteva di ottenere una riproduzione precisa degli spazi urbani assimilabili ad una vera e propria fotografia.

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Piazza San Marco

Le opere vedutistiche erano dominate da una chiarezza formale e da una luminosità che conferiva realismo e profondità alle scene raffigurate, rendendo ogni dettaglio dell'architettura veneziana facilmente riconoscibile. I palazzi, i ponti, le piazze e i canali della città venivano immortalati con cura e precisione, spesso per soddisfare il gusto dei viaggiatori e dei collezionisti, soprattutto inglesi, che desideravano portare con sé immagini della splendida Venezia.

Il vedutismo non si limitava però alla pura descrizione architettonica. Gli artisti sapevano cogliere anche l'atmosfera della città, rappresentando i cambiamenti di luce con maestria. Le condizioni atmosferiche, come l'azzurro terso di una giornata di sole o la minaccia di una tempesta in arrivo, venivano trasposte sulle tele contribuendo a rendere vivide le opere. Venezia, con la sua bellezza unica e il suo ruolo di crocevia commerciale e culturale, divenne così il soggetto privilegiato di questo genere pittorico, celebrata anche per la sua vita quotidiana e le sue dinamiche sociali.

Canaletto pone al centro la centralità di Piazza San Marco come cuore pulsante di Venezia. La piazza è non solo uno spazio di aggregazione sociale, ma un simbolo di potere e autorità, vista la presenza degli edifici più rappresentativi della città: le Procuratie ai lati, il Palazzo Ducale e il Campanile di San Marco sullo sfondo. La disposizione degli edifici, resa in una prospettiva studiata e precisa, conferisce all'opera un senso di monumentalità e maestosità. Particolarmente interessante è il contrasto tra l'area illuminata dal sole e l'ala in ombra della piazza, che dà profondità e dinamismo alla scena.

Cosa sono le Procuratie

Le Procuratie sono una serie di tre edifici monumentali che circondano Piazza San Marco a Venezia e rappresentano un'importante testimonianza della storia e dell'architettura della città. Originariamente destinate agli uffici e alle residenze dei procuratori di San Marco, i secondi più alti funzionari della Repubblica di Venezia, queste strutture riflettono il potere e l'influenza della città durante i secoli.

  • Le Procuratie Vecchie (lato nord) furono costruite nel XVI secolo in sostituzione di edifici danneggiati da un incendio. Furono il primo esempio di costruzione in stile classico a Venezia e ospitavano appartamenti affittati dai procuratori per generare entrate. Il lato inferiore dei portici era occupato da negozi e botteghe.
  • Le Procuratie Nuove (lato sud) vennero costruite tra la fine del XVI e il XVII secolo come parte di un vasto progetto di rinnovamento urbano. Destinate alle residenze ufficiali dei procuratori, rappresentavano il culmine del processo di trasformazione architettonica di Piazza San Marco, che la rese simile a un grande foro classico. Anche qui, i portici ospitavano negozi e caffetterie storiche come il Caffè Florian.
  • Le Procuratie Nuovissime (o Ala Napoleonica), costruite durante l'occupazione francese nel XIX secolo, chiudono la piazza sul lato ovest. Questo edificio fu progettato per essere la residenza del viceré del Regno d'Italia e oggi ospita parte del Museo Correr.

Uno degli aspetti più importanti dell'opera è la fedeltà al reale, che si inserisce pienamente nella tradizione vedutistica. Canaletto non si limita a rappresentare Venezia come uno scenario ideale o pittoresco, ma offre una descrizione precisa e puntuale della città. La sua attenzione al dettaglio si manifesta nella rappresentazione degli edifici e della loro imponenza, ma anche nelle scene di vita quotidiana. In particolare, la raffigurazione dei banchi dei mercanti nella piazza, in contrapposizione alla monumentalità dei palazzi governativi, evidenzia il contrasto tra le diverse classi sociali.

L'elemento atmosferico è un altro aspetto fondamentale dell'opera. Canaletto riesce a catturare con grande abilità l'imminente arrivo di una tempesta, utilizzando il colore per trasmettere l'atmosfera di attesa e tensione che pervade la scena. Questa capacità di rappresentare le condizioni meteorologiche è uno dei tratti distintivi dell'artista, che dimostra una padronanza straordinaria nel rendere la luce, le ombre e i colori in modo realistico.

Un altro elemento caratteristico dell'opera di Canaletto è il trattamento delle figure umane. Sebbene i personaggi raffigurati nella piazza siano piccoli e apparentemente secondari rispetto al paesaggio, l'artista evita la stilizzazione banale. Le figure, note come "macchiette", sono rese in maniera sintetica ma efficace, distanziandosi dalla tradizione fiamminga che tendeva a riprodurre ogni dettaglio minuziosamente. Questo approccio consente a Canaletto di mantenere l'attenzione sul contesto urbano e architettonico, senza far perdere la coerenza visiva dell'opera.

Canaletto durante il 1700

Nel periodo in cui dipinse Piazza San Marco verso la Basilica (circa 1723), Canaletto, il cui vero nome era Giovanni Antonio Canal, era già affermato come uno dei principali esponenti del vedutismo a Venezia. In quegli anni, l'artista iniziava a sviluppare lo stile che lo avrebbe reso celebre: una rappresentazione meticolosa e dettagliata delle vedute urbane della città, caratterizzata da un'attenzione particolare alla luce, alle atmosfere e ai dettagli architettonici. Influenzato dall'architettura e dalla bellezza di Venezia, Canaletto dipingeva scene quotidiane animate da piccoli personaggi e si concentrava soprattutto sugli scorci monumentali della città lagunare. Questo periodo segna anche l'inizio della sua popolarità tra i collezionisti stranieri, soprattutto inglesi, che apprezzavano le sue vedute come souvenir delle loro visite a Venezia.

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