
Semplice come un bambino, complesso come un maestro: L’Arte di Paul Klee
Jayde BrowneCondividi
Paul Klee è l'artista per eccellenza che parla ai bambini. Il suo potere è proprio questo: la sua arte, pur non essendo semplice, tutt'altro, gioca e comunica con la spontaneità dei bambini e la freschezza dei colori che i piccoli utilizzano nei loro disegni.
Al Zentrum Paul Klee di Berna, i piccoli non solo visitano ma curano mostre e riproducono le sue opere.
Il centro infatti, collabora con l'associazione Creaviva che organizza molte attività per i più piccoli: ogni giorno, i mediatori d'arte del museo accompagnano i bambini nel percorso verso la creazione di un'opera d'arte personale e unica. Vengono organizzate anche mostre interattive, e tanti laboratori per grandi e piccini.
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Paul Klee e la sua estetica infantile: il ritorno alla purezza espressiva
Paul Klee (1879-1940) è stato uno degli artisti più innovativi del XX secolo, capace di sviluppare un linguaggio pittorico unico che ha rivoluzionato la concezione dell'arte moderna. Tra le caratteristiche più distintive della sua produzione artistica spicca quella che viene comunemente definita "estetica infantile", una scelta stilistica tutt'altro che casuale che affonda le radici in una profonda riflessione teorica e in un'osservazione attenta del mondo dell'infanzia.
La formazione dell'estetica di Klee trova una delle sue fonti principali nell'osservazione diretta dei disegni di suo figlio Felix, nato nel 1907. Klee non si limitava a guardare con tenerezza paterna le creazioni del bambino, ma le studiava con l'occhio attento dell'artista e del teorico dell'arte. In questi disegni infantili riconosceva qualcosa che l'arte adulta aveva perduto: la spontaneità, l'immediatezza espressiva e la libertà da convenzioni accademiche.
Felix divenne involontariamente il soggetto di uno studio artistico durato anni. Klee collezionava i disegni del figlio, li analizzava e ne traeva ispirazione per le proprie opere. Questa osservazione sistematica gli permise di comprendere come i bambini affrontassero la rappresentazione del mondo in modo diretto, e non mediato da schemi precostituiti.
L'arte dei bambini
I bambini, secondo la visione dell'artista, possiedono una capacità innata di cogliere l'essenza delle cose e di tradurla in forma visiva senza i filtri della razionalità adulta.
Questa convinzione si inseriva perfettamente nel clima culturale del primo Novecento, quando molti artisti delle avanguardie stavano cercando nuove forme espressive che si allontanassero dai canoni tradizionali. L'influenza dell'arte infantile nell'opera di Klee si manifesta attraverso diverse caratteristiche stilistiche distintive. Il tratto spesso appare volutamente ingenuo e spontaneo, con linee che sembrano tracciate con la stessa immediatezza di un disegno di bambino. I colori vengono utilizzati con una libertà che ricorda l'approccio infantile, dove l'espressività prevale sulla verosimiglianza.
La composizione delle sue opere spesso riflette la logica del mondo infantile, dove le proporzioni seguono l'importanza emotiva degli elementi piuttosto che le regole della prospettiva tradizionale. Gli oggetti possono apparire fluttuanti nello spazio, le figure possono essere rappresentate simultaneamente di profilo e di fronte, creando una dimensione narrativa che ricorda i racconti per immagini dei bambini.
Alcuni esempi sono: Senecio, il ritratto di un volto umano ridotto a forme geometriche semplici e colori piatti, che sembra una maschera disegnata da un bambino, ma ha grande forza espressiva; Cat and Bird, in cui viene illustrato un gatto visto frontalmente, con occhi grandi, una testa semplice, e un uccellino sulla fronte, raffigurato con colori vivaci; e Red Balloon (Palloncino Rosso) in cui è rappresentato un paesaggio astratto dominato da un palloncino rosso. L’opera ha un senso di leggerezza e semplicità, come se fosse pensata dal punto di vista di un bambino.
L'influenza di Klee sui movimenti artistici contemporanei
L'approccio di Klee all'estetica infantile ebbe un impatto significativo sui movimenti artistici del suo tempo e successivi. La valorizzazione dell'arte infantile da parte di Klee aprì la strada a una riconsiderazione più ampia del concetto di creatività, influenzando non solo le arti visive ma anche la psicologia dell'arte e la pedagogia artistica. La sua convinzione che nei bambini risiedesse una forma di saggezza creativa perduta dagli adulti anticipò molte delle teorie moderne sullo sviluppo cognitivo e artistico.
Oggi, a distanza di quasi un secolo, l'esempio di Klee continua a essere fonte di ispirazione per artisti ed educatori che credono nel valore della creatività spontanea e nell'importanza di preservare quella scintilla di meraviglia che caratterizza lo sguardo infantile sul mondo. Le sue opere ci ricordano che l'arte, nella sua forma più pura, è un linguaggio universale che trascende le barriere culturali e generazionali, trovando la sua forza espressiva nella semplicità e nell'autenticità dell'emozione umana.