Mappa del mondo di Visscher: dalla tecnica incisoria alle allegorie mitologiche

Mappa del mondo di Visscher: dalla tecnica incisoria alle allegorie mitologiche

Jayde Browne

L'"Orbis Terrarum Nova et Accuratissima Tabula" di Nicolaes Visscher rappresenta una cartografia a doppio emisfero che domina la composizione attraverso due grandi cerchi centrali. L'emisfero occidentale, posizionato a sinistra, raffigura le Americhe, mentre quello orientale presenta Europa, Africa e Asia. Due proiezioni polari minori completano la rappresentazione geografica, collocate rispettivamente nella parte superiore e inferiore della mappa.

La cartografia utilizza proiezioni stereografiche equatoriali che preservano le convenzioni cartografiche del periodo, inclusa la California rappresentata come isola.

I colori predominanti sono tonalità terrose e pastello per i continenti con linee rosse e verdi che delineano confini geografici e rotte commerciali. La composizione mantiene una rigorosa simmetria centrale con punto di vista frontale e ortogonale.

 

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Analisi formale

L'opera dimostra una magistrale padronanza dell'incisione su rame, tecnica privilegiata dalla cartografia olandese del XVII secolo. Le linee incise mostrano variazioni di spessore che generano gerarchie visive: tracciati più marcati per i contorni continentali, più sottili per paralleli e meridiani.

Lo spazio si organizza secondo una geometria simmetrica, con i due emisferi principali che fungono da poli compositivi. Le decorazioni marginali creano un ritmo visivo che incornicia la rappresentazione geografica, e 'equilibrio compositivo viene raggiunto attraverso la distribuzione bilanciata degli elementi decorativi nei quattro angoli, ciascuno contenente scene allegoriche.

Analisi iconografica

Le decorazioni marginali rivelano un complesso programma iconografico basato sulla mitologia classica e gli elementi naturali. Negli angoli superiori, Zeus appare su un carro trainato da aquile, simbolo del potere celeste, mentre Nettuno domina le acque con il suo tridente, accompagnato da tritoni e nereidi. L'angolo inferiore sinistro presenta il ratto di Proserpina, rappresentazione del ciclo stagionale e della fertilità terrestre, mentre quello destro mostra Demetra che riceve i frutti della terra, allegoria dell'abbondanza e dell'agricoltura.

Questi elementi allegorici rappresentano i quattro elementi classici, aria, acqua, terra e fuoco, attraverso le rispettive divinità. Le figure femminili che accompagnano Demetra simboleggiano i continenti conosciuti, con particolare enfasi sull'Europa rappresentata riccamente vestita e ornata di gioielli, mentre figure di diversa carnagione e abbigliamento alludono all'Africa e all'Asia, riflettendo la percezione eurocentrica dell'epoca.

Analisi iconologica

L'opera trasmette un messaggio di supremazia olandese nel commercio mondiale e nella conoscenza geografica. La mappa è un manifesto dell'egemonia marittima e commerciale delle Provincie Unite. La scelta di includere informazioni privilegiate della Compagnia Olandese delle Indie Orientali sui contorni dell'Australia dimostra come la cartografia servisse interessi geopolitici.

Nelle iconografie raffigurate, la rappresentazione di Nettuno e delle divinità marine celebra il dominio sui mari, mentre le allegorie dell'abbondanza giustificano lo sfruttamento delle risorse coloniali. La gerarchia visiva tra le personificazioni continentali riflette l'ideologia imperialista europea, con l'Africa e l'Asia simbolicamente subordinate all'Europa.

Analisi stilistica e confronto

L'opera si inserisce nella tradizione delle "carte-à-figures" olandesi, mappe geografiche decorative molto popolari nei Paesi Bassi del XVII secolo, inaugurata da cartografi come Joan Blaeu e perfezionata dalla famiglia Visscher. L'influenza del pittore Nicolaes Berchem nelle decorazioni marginali introduce elementi della pittura paesaggistica italianizzante olandese, conferendo alle scene allegoriche una qualità pittorica superiore rispetto ai semplici ornamenti geometrici.

La mappa rappresenta un'evoluzione rispetto alla precedente versione del 1658, dimostrando aggiornamenti geografici e raffinamenti stilistici.

Valutazione critica e sintesi finale

L'"Orbis Terrarum Nova et Accuratissima Tabula" rappresenta l'apogeo della cartografia decorativa olandese del XVII secolo: la qualità dell'incisione, la coerenza del programma iconografico e l'aggiornamento delle conoscenze geografiche ne fanno un capolavoro.

L'impatto storico-culturale si misura nella diffusione internazionale dell'opera e nella sua influenza su generazioni successive di cartografi. La mappa cristallizza la visione del mondo dell'età dell'oro olandese, quando Amsterdam dominava i traffici commerciali globali e la produzione cartografica europea.

Una testimonianza preziosa di un momento cruciale della storia moderna, quando la conoscenza geografica diventava strumento di potere e la cartografia arte raffinata al servizio dell'espansione europea.

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