Mappa di Milano antica di Seutter: le meraviglie della Milano del '700
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La mappa antica di Milano realizzata da Matthäus Seutter è forse uno dei più grandi tributi storici alla città di Milano.
Questo straordinario cartografo tedesco del XVIII secolo ha immortalato la città lombarda con una dettagliata rappresentazione che unisce rigore scientifico e raffinatezza artistica.
Matthäus Seutter e le sue mappe
Nato ad Augusta, in Germania, Seutter iniziò la sua carriera come apprendista birraio, ma la sua vera passione era la cartografia.
Abbandonò il suo apprendistato e si trasferì a Norimberga, dove divenne apprendista incisore sotto la guida del celebre cartografo Johann Baptist Homann.
Nei primi anni del 1700, Seutter decise di mettersi in proprio e fondò la sua casa editrice cartografica ad Augusta.
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Nonostante le difficoltà iniziali, la sua abilità e la dedizione alla produzione di mappe diversificate gli valsero un notevole successo. Nel 1732, Seutter era uno dei più prolifici editori di mappe del suo tempo tanto da ricevere, dall'imperatore Carlo VI, il titolo di "Geografo imperiale".
Continuò a pubblicare mappe fino alla sua morte avvenuta nel 1757, purtroppo per lui all'apice della sua carriera.
La mappa di Milano antica
Un esempio emblematico di cotanto genio è la sua mappa di Milano, realizzata intorno alla metà del XVIII secolo. Questa mappa, come molte altre di Seutter, presenta un impianto centrale dettagliato, un elenco numerato delle principali strutture e una veduta prospettica della città.
La mappa di Milano di Seutter mostra la città circondata dalle imponenti mura spagnole, costruite nel XVI secolo durante il dominio spagnolo. Le mura seguono un tracciato irregolare, ma estremamente funzionale dal punto di vista difensivo, con bastioni angolari sporgenti e porte fortificate ben evidenti.
Nella mappa di Milano di Suetter si possono scorgere alcuni punti di grande interesse. La prima è la già citata cinta muraria: costruita a partire dal 1548 sotto la dominazione spagnola, circondavano l'intera città e comprendevano undici bastioni e sei porte principali.
In questa mappa, ogni bastione è rappresentato con un alto livello di dettaglio, e le porte cittadine sono numerate e descritte nella legenda laterale.
In alto a sinistra rispetto al centro della mappa si trova il Castello Sforzesco, una delle principali strutture difensive della città. Nella rappresentazione Seutter lo fa apparire circondato dal fossato e dai bastioni angolari, a sottolineare il suo ruolo strategico fondamentale per la difesa di Milano.
Al centro della città si erge il Duomo di Milano, uno degli edifici più importanti della città. Seutter lo raffigura in modo stilizzato, ma chiaramente distinguibile per la sua posizione e dimensione rispetto alle altre costruzioni.
Nella parte inferiore della mappa è presente una veduta prospettica di Milano, una caratteristica tipica delle sue carte. Insomma questa rappresentazione offre una visione realistica della città, mettendo in risalto il profilo delle principali torri, cupole e palazzi.
E’ meraviglioso vedere come sia il Duomo che il Castello Sforzesco spiccano nettamente nello skyline cittadino.
La mappa è arricchita da numerosi dettagli decorativi. In basso a destra compare lo stemma di Milano, mentre altri elementi ornamentali, come cartigli barocchi e scene allegoriche ne completano l'opera.
Possiamo dire, senza peccare di presunzione, che questo tipo di decorazione fu a tutti gli effetti la sua firma, visto che era tipico delle sue carte; univa la precisione cartografica a un'estetica ricca e raffinata.
Sicuramente la mappa di Seutter riflette l'aspetto di Milano durante la dominazione austriaca, subentrata al controllo spagnolo con la fine della Guerra di Successione spagnola (1701-1714).
Infatti, sotto il dominio degli Asburgo, Milano conobbe un periodo di rinnovamento urbano e crescita economica, accompagnato da una crescente attenzione alla cartografia collocando la mappa in un'epoca di stabilità politica e sviluppo della città.
Dal punto di vista artistico, la mappa di Milano di Seutter è un eccellente esempio di cartografia barocca, caratterizzata da un'attenzione minuziosa ai dettagli e da una forte componente decorativa.
Il suo valore storico risiede nella meravigliosa capacità di offrire uno spaccato accurato di Milano nel XVIII secolo, mostrando come la città fosse strutturata e fortificata in quel periodo.
Dopo la morte di Matthäus Seutter, la sua attività fu rilevata dal figlio Carl Albrecht fino alla sua morte che avvenne nel 1762. Successivamente, lo studio fu diviso tra la nota impresa Probst e la società emergente di Tobias Conrad Lotter.
Lotter, un maestro incisore che aveva lavorato per la ditta Seutter, divenendone, a sua volta, uno dei più importanti cartografi del suo tempo.
L'opera di Seutter ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della cartografia. Le sue mappe, oltre a essere strumenti di navigazione, sono state e sono tuttora apprezzate per la loro bellezza artistica e il loro valore storico.
Sono la testimonianza di un'epoca in cui la cartografia era sia una scienza che un'arte, e in cui la precisione si sposava con l'estetica per creare opere di straordinario fascino.
Matthäus Seutter, con la sua abilità e il suo talento artistico, ha contribuito a elevare la cartografia a forma d'arte, lasciandoci un'eredità di mappe di straordinaria bellezza e valore storico.
Certo, le mappe continuano ad evolversi, con le nuove tecnologie che offrono possibilità sempre più sofisticate per esplorare e conoscere il mondo che ci circonda; purtroppo pero’ sono, e ahime’ saranno, ben lungi dalle meraviglie del passato sin qui osannate, ed ecco perche’ il loro apparire fredde e senz’anima, ci inducono a rimanere affascinati quando ci ritroviamo davanti allo splendore dei capolavori del nostro passato.
Fabio Saverio Gatto