La Venere in conchiglia di Pompei: significato e stile
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L'affresco della Venere in Conchiglia a Pompei è un capolavoro che affascina chiunque lo contempli per la sua bellezza senza tempo e il suo significato storico.
Questo affresco, forse uno degli esempi più alti della cosiddetta arte pompeiana, ha portato gli archeologi a chiamare la domus che lo ospita "Casa della Venere in Conchiglia".
Situata in Via dell’Abbondanza, uno dei due Decumani di Pompei, questa villa si trova nell'area più vivace della città, vicino a Porta Sarno, all’Anfiteatro e alla Grande Palestra. Conosciuta anche come Casa della Venere Marina o Casa di D. Lucretii Satrii Valentes, la dimora fu scavata tra il 1933 e il 1935, subendo danni durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma fu restaurata nel 1952.
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La Casa della Venere in Conchiglia esemplifica tutte le caratteristiche di una tipica casa pompeiana. Un corridoio stretto (fauces), splendidamente decorato nello stile pompeiano III, si apre su un atrio quadrato con un impluvium centrale.
Entrambi gli spazi sono adornati con pannelli dipinti in rosso e giallo, migliorati da piccoli medaglioni centrali.
Tre cubicula si affacciano sull’atrio; uno nell’angolo sud-est è decorato nello stile pompeiano III, con pannelli bianchi incorniciati e interrotti da viste architettoniche sopra un fregio rosso scuro. Il pannello centrale della parete sud raffigura una scena mitologica, seppur sbiadita, con Hermes e Dioniso.
I pannelli laterali sulla parete nord mostrano figure fluttuanti, mentre su quella est ci sono due medaglioni con ritratti.
Altri due ambienti notevoli si affacciano sull’atrio: un triclinio e un grande tablino. Il triclinio, con soffitti a volta, è decorato nello stile pompeiano III, con temi architettonici che incorniciano figure su pannelli neri e piccole scene nella parte superiore della decorazione.
Il tablino, pur avendo perso gran parte della sua decorazione, impressiona ancora per le sue dimensioni.
L'area più affascinante della Casa è il peristilio, che si sviluppa intorno a un delizioso giardino con 9 colonne scanalate in muratura stuccata. Le stanze e i portici, sontuosamente decorati con affreschi nello stile pompeiano III, presentano scene di qualità quasi impressionistica. Sulla parete posteriore del peristilio ci sono tre grandi affreschi incorniciati su sfondo blu.
Il dipinto a sinistra raffigura il dio Marte nudo su un piedistallo, circondato da un giardino rigoglioso.
Al centro della parete posteriore troneggia l'affresco di Venere, sdraiata in una conchiglia, accompagnata da due giovinetti.
La ninfa a sinistra cavalca un delfino, mentre quella a destra sostiene la conchiglia. A destra, un altro affresco raffigura fiori e uccelli che bevono da una fontana.
L'affresco principale della Casa raffigura Venere nella Conchiglia, una rappresentazione affascinante della dea Venere, che viene ritratta nuda ma completamente rilassata, senza timore di mostrare il suo corpo e la sua femminilità ma nemmeno intenta ad ostentare in alcun modo la sua sensualità.
La testa riccioluta di Venere e il suo corpo pallido, ornato di gioielli d’oro, con lo sguardo perso in lontananza, senza alcuna preoccupazione, creano una visione mozzafiato.
Tantopiù che lo sguardo della dea, è parimenti accompagnato dagli occhi curiosi e stupiti dei bambini, il che crea una combinazione di differenti stati d'animo davvero suggestiva.
La dinamicità della scena è rappresentata anche a livello cromatico, con l'unione del blu acquamarina e del viola prugna, entrambi colori freschi e rilassanti, che donano all'affresco una sorta di calma e di tranquilltà generale.