La Mappa di Siria e Assiria di Herman Moll: raffinata interpretazione delle regioni d'Oriente

La Mappa di Siria e Assiria di Herman Moll: raffinata interpretazione delle regioni d'Oriente

Jayde Browne

La mappa "Syria et Assyria ad mentem Ptolomei aliorumq" di Herman Moll rappresenta una delle più raffinate interpretazioni cartografiche del XVIII secolo delle antiche regioni del Vicino Oriente. L'opera raffigura con precisione minuziosa i territori della Siria e dell'Assiria secondo le descrizioni di Claudio Tolomeo e altri autori classici, trasformando le conoscenze geografiche dell'antichità in una rappresentazione visiva accessibile ai lettori contemporanei.

La mappa presenta una ricca topografia che include città antiche, fiumi, catene montuose e confini politici, creando un paesaggio che bilancia l'accuratezza storica con l'eleganza estetica tipica della cartografia settecentesca. Le numerose annotazioni in latino arricchiscono la superficie della mappa, fornendo riferimenti storici e geografici che la trasformano in un vero e proprio strumento educativo oltre che in un'opera d'arte decorativa.

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Stile

Herman Moll, operativo tra il 1654 e il 1732, rappresenta uno dei cartografi più importanti di Londra nella prima metà del XVIII secolo. La sua mappa della Siria e Assiria riflette perfettamente lo stile cartografico britannico del primo Settecento, caratterizzato da un approccio che combina rigore scientifico ed eleganza decorativa.

L'opera fa parte della "Geographia classica" pubblicata nel 1717, una collezione di ventinove mappe del mondo antico che descriveva i luoghi menzionati nei classici greci e latini. Lo stile di Moll mostra l'influenza dell'incisione olandese e tedesca, arricchita dalla tradizione cartografica inglese che privilegiava la chiarezza informativa. La rappresentazione geografica segue i canoni della cartografia tolemaica, reinterpretata attraverso la sensibilità estetica del XVIII secolo, dove ogni elemento decorativo serve anche una funzione informativa. Le convenzioni grafiche utilizzate rispecchiano la tradizione europea consolidata, con particolare attenzione alla gerarchia visiva che guida l'occhio del lettore attraverso le informazioni più importanti.

Colore e illuminazione

La palette cromatica della mappa di Moll si basa su tonalità tenui e raffinate che caratterizzavano la cartografia di qualità del periodo. I toni dominanti spaziano dal beige caldo della terraferma alle delicate sfumature verdi che indicano le regioni più fertili, mentre le acque sono rappresentate con azzurri chiari e trasparenti. Quasi tutte le mappe di Moll erano colorate e illustrate, e questa non fa eccezione, mostrando un uso sapiente del colore per distinguere le diverse regioni geografiche e politiche.

L'illuminazione della mappa non segue principi naturalistici ma funzionali: le aree più importanti dal punto di vista storico o geografico sono evidenziate attraverso contrasti cromatici più intensi. I cartigli decorativi e i titoli beneficiano di una policromia più ricca, con tocchi dorati e rossi che ne aumentano la visibilità e l'impatto estetico. La gestione della luce serve principalmente a creare una gerarchia informativa, guidando l'attenzione verso gli elementi più significativi della rappresentazione geografica.

Gestione degli spazi

La distribuzione spaziale nella mappa di Moll rivela una comprensione sofisticata della composizione cartografica. Lo spazio geografico viene organizzato secondo i principi della proiezione tolemaica, adattata alle conoscenze geografiche del XVIII secolo. La profondità è suggerita attraverso la rappresentazione delle catene montuose con sistemi di tratteggio e ombreggiature che creano un effetto tridimensionale, mentre le pianure vengono lasciate relativamente vuote per permettere l'inserimento delle denominazioni geografiche.

La scala della mappa è attentamente calibrata per contenere l'intera regione siro-assira mantenendo un livello di dettaglio appropriato. I margini della composizione sono sfruttati per inserire cartigli decorativi e annotazioni storiche, trasformando ogni centimetro disponibile in spazio informativo. La gestione prospettica segue convenzioni cartografiche consolidate, privilegiando la chiarezza informativa rispetto alla verosimiglianza visiva.

Composizione e inquadratura

L'equilibrio compositivo della mappa dimostra la maestria di Moll nell'organizzazione degli elementi visivi. Il centro della composizione è occupato dalle regioni geografiche principali, mentre gli elementi decorativi e informativi sono distribuiti strategicamente ai margini per creare un insieme armonioso. Il titolo, posizionato in un cartiglio elaborato, funge da punto focale superiore, bilanciato dalla presenza di altri elementi decorativi negli angoli della mappa.

L'inquadratura geografica è stata scelta per includere non solo la Siria e l'Assiria propriamente dette, ma anche le regioni limitrofe che permettono di contestualizzare geograficamente e storicamente l'area rappresentata. La disposizione dei toponimi segue principi gerarchici chiari: le città più importanti sono evidenziate con caratteri più grandi e posizionamento strategico, mentre i centri minori si integrano armoniosamente nella trama geografica generale. L'alternanza tra zone dense di informazioni e spazi più aperti crea un ritmo visivo che facilita la lettura e l'interpretazione della mappa.

Tecnica e materiali

Moll iniziò la sua carriera come incisore per altri cartografi, ma iniziò a pubblicare le proprie mappe nel 1690. La tecnica utilizzata per questa mappa è l'incisione su rame, il metodo più raffinato e duraturo disponibile nel XVIII secolo per la produzione cartografica di qualità. Il supporto cartaceo, probabilmente di produzione europea di alta qualità, presenta la consistenza e il colore tipici della carta da stampa settecentesca. L'incisione dimostra una tecnica impeccabile, con linee precise e uniformi che testimoniano l'abilità dell'artigiano nell'uso del bulino.

La colorazione è stata applicata a mano dopo la stampa, seguendo le convenzioni cromatiche dell'epoca per la cartografia storica. I pigmenti utilizzati, probabilmente di origine minerale e vegetale, mantengono ancora oggi una buona saturazione e stabilità. La qualità dell'inchiostro da stampa, denso e nero, garantisce la perfetta leggibilità delle scritte anche nei caratteri più piccoli. La tecnica dell'incisione permette la riproduzione di dettagli estremamente fini, dalle piccole decorazioni dei cartigli alle linee sottili che rappresentano i corsi d'acqua minori, dimostrando come la scelta del mezzo tecnico influenzi direttamente la qualità e l'impatto visivo del risultato finale.

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