La mappa di Genova del 1731 di Friedrich Bernhard Werner

La mappa di Genova del 1731 di Friedrich Bernhard Werner

Alice Pettirosso

Le mappe di Friedrich Bernhard Werner e la veduta di Genova del 1731

Friedrich Bernhard Werner (1690-1776) è stato un autentico "cronista visivo" delle città europee. Cartografo e pittore tedesco, ha saputo catturare, con una maestria incredibile, l'essenza delle città del suo tempo. Operando nel periodo barocco, un'epoca segnata da passioni ardenti e monumentalità, Werner ha infuso nelle sue opere un profondo gusto per il dettaglio e una fedeltà quasi fotografica alla realtà urbana. Le sue incisioni – da Venezia a Roma, da Londra a Parigi – continuano a essere ammirate per il loro duplice valore artistico e documentario. Sono vere e proprie finestre sulla topografia e l'architettura del XVIII secolo, uno sguardo ricco e coinvolgente su un'epoca ormai lontana.

La veduta di Genova del 1731: un capolavoro che racconta una storia

Tra le tante creazioni di Werner, una in particolare cattura l’attenzione: la veduta di Genova del 1731, pubblicata ad Augusta dagli eredi di Jeremias Wolff. Questa straordinaria incisione, conosciuta come "veduta prospettica", offre uno sguardo sulla città ligure e il suo porto, così come apparivano dal mare. La prospettiva scelta da Werner dona all’opera profondità scenografica e ampiezza di veduta che catturano l’occhio dell’osservatore, invitandolo a immergersi nei dettagli della Genova settecentesca.

In alto a destra, lo stemma di Genova brilla come un sigillo, una firma che evoca il prestigio e la storia della città. Sotto l’immagine, un elenco puntuale guida l’osservatore attraverso 57 punti di riferimento: chiese, edifici pubblici, fortificazioni e altri luoghi di spicco. Un dettaglio che rivela la straordinaria cura di Werner, le sue opere, infatti, sono veri e propri racconti per immagini, in cui ogni monumento contribuisce a svelare l'anima della città.

La pubblicazione della veduta fu gestita dagli eredi di Jeremias Wolff, rinomato editore di Augusta, la città che nel Settecento si era affermata come uno dei maggiori centri europei della stampa. Alla sua morte, il testimone passò al genero Johan Balthasar Probst, che continuò l'attività sotto il marchio "Eredi di Jeremias Wolff". La veduta di Genova si inserisce in questa prestigiosa tradizione, perpetuando la fama delle incisioni prodotte da Wolff e dai suoi successori. La qualità dell'incisione riflette la maestria dell'epoca, quando la cartografia era sia una scienza che un'arte.

La Genova del XVIII secolo: il cuore di una città viva

La mappa di Werner ci trasporta direttamente nella Genova del XVIII secolo, in un periodo di massimo splendore. Il porto, cuore pulsante della città, domina la scena: un brulicare di navi, commerci e scambi che testimoniano il ruolo centrale di Genova nel Mediterraneo. Attorno al porto si sviluppa un fitto paesaggio urbano, con torri, mura difensive e palazzi che raccontano la ricchezza e la vitalità di una città proiettata verso il mare.

I 57 punti di riferimento elencati con precisione non sono solo una lista di edifici: rappresentano l'anima stessa di Genova. Dalle chiese alle residenze nobiliari, ogni struttura architettonica parla dell'importanza politica, religiosa ed economica della città nel Settecento. Spiccano il maestoso Palazzo Ducale e la solenne Cattedrale di San Lorenzo, simboli del potere e della fede che caratterizzavano la vita cittadina. E poi, il porto: un vero palcoscenico del commercio e della navigazione, dove il perpetuo viavai delle navi riflette l'inesauribile energia della città. La mappa è un omaggio alla Genova marittima, che Werner ha saputo catturare con un tocco ineguagliabile.


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L’eredità di Werner: un tesoro di storia e arte

Le vedute di Friedrich Bernhard Werner sono oggi considerate autentici tesori, preziose testimonianze di un'epoca in cui le città erano il fulcro del mondo. Le sue incisioni ci permettono di esplorare con vivida precisione le caratteristiche urbanistiche e architettoniche delle città europee del XVIII secolo. Per storici, studiosi e appassionati d'arte, le opere di Werner sono fonti iconografiche fondamentali, chiavi indispensabili per comprendere l'evoluzione delle città nel contesto sociale ed economico dell'epoca.

La veduta di Genova del 1731 è uno dei suoi capolavori più rappresentativi. La sua pubblicazione ad Augusta non è soltanto un tributo alla grandezza di Genova, ma anche un riflesso dell'interesse del tempo per la documentazione visiva delle grandi città. Ogni dettaglio di questa rappresentazione racconta una storia: le mura imponenti, le intricate vie, gli edifici maestosi, tutto contribuisce a dipingere il ritratto di una città vivace e potente. L’incisione si colloca nella tradizione delle vedute prospettiche che celebrano le città come simboli di cultura, potere e bellezza. Con il suo tocco inconfondibile, Werner ci offre un'istantanea di Genova che, ancora oggi, ci affascina e ci parla di un tempo lontano, rendendolo vivo attraverso ogni linea incisa.

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