Expo Osaka 2025, l'Italia trionfa tra arte, innovazione e diplomazia per le sfide globali

Expo Osaka 2025, l'Italia trionfa tra arte, innovazione e diplomazia per le sfide globali

Jayde Browne

Il successo dell’Expo 2025 di Osaka, attualmente in corso, rappresenta una delle più alte espressioni della diplomazia culturale internazionale degli ultimi anni, trasformando l’isola artificiale di Yumeshima in una vera piattaforma globale di confronto e collaborazione. Secondo Alessandro Giuli, ministro della Cultura italiano, Expo Osaka non è stata solo una vetrina dell’innovazione ma un foro mondiale per affrontare le grandi sfide dell’umanità, dalla sostenibilità all’integrazione digitale. Alla cerimonia della Giornata Nazionale italiana, che si è tenuta il 12 settembre, Giuli ha riconosciuto al Giappone e al Bureau International des Expositions il merito di aver ridefinito la natura stessa di queste esposizioni, rendendole momenti centrali di dialogo su questioni globali fondamentali in un’epoca di crisi ambientali, economiche e geopolitiche.

Il Padiglione Italia si è imposto all’attenzione di pubblico e critica grazie a una proposta culturale che unisce passato e futuro, umanesimo e intelligenza artificiale, arte antica e contemporanea. “L’Arte rigenera la vita” è il messaggio guida della partecipazione italiana, che ha saputo coniugare la grande tradizione artistica con una visione moderna di sostenibilità e innovazione. Progettato dall’architetto Mario Cucinella, il padiglione è una vera e propria “città ideale” del XXI secolo: spazi che fondono piazze rinascimentali, teatri e giardini in una struttura urbana circolare, verde e reversibile, all’interno della quale i visitatori possono sperimentare percorsi tematici dedicati a salute, cibo, energia, tecnologie digitali e design.

Il grande successo di pubblico si lega all’audace decisione, fortemente voluta dal ministro Giuli, di portare a Osaka alcune delle più preziose opere originali dell’arte italiana, sia antica che contemporanea. Queste scelte sono state premiate dai visitatori e dalla stampa giapponese, che ha descritto la presenza italiana come una delle più ricche e influenti di tutta l’Expo. Dalla potenza visionaria delle opere di Leonardo da Vinci e Michelangelo alla modernità di artisti come Mimmo Paladino e Jago, fino all’installazione del “Cristo Risorto” di Michelangelo, l’Italia ha regalato al pubblico giapponese e internazionale un’esperienza artistica unica, dimostrando la capacità del genio nazionale di alimentare il futuro attraverso il dialogo tra tradizione e sperimentazione.

Il Padiglione Italia si è anche distinto come piattaforma di networking e diplomazia economica, ospitando centinaia di eventi tra incontri istituzionali, workshop, business meeting e attività di promozione del Made in Italy. La Regione Lazio e altri territori hanno avuto ruoli di primo piano nell’attrarre investimenti e instaurare relazioni con partner giapponesi e asiatici, mostrando la vitalità delle piccole imprese, delle università, dei centri di ricerca e delle start-up del sistema Italia. I dati ufficiali registrano crescite notevoli sia per l’affluenza di pubblico sia per la partecipazione delle delegazioni imprenditoriali: sono stati organizzati centinaia di eventi a carattere economico e culturale, con migliaia di presenze calcolate tra auditorium, sale e spazi espositivi.

L’Expo di Osaka si caratterizza anche per la sua attenzione all’ambiente, con un modello architettonico del padiglione italiano fra i più sostenibili dell’intera manifestazione, grazie all’uso di materiali riciclati e legno certificato, tecnologie a basso impatto e la possibilità di riutilizzo della struttura al termine della manifestazione. Questo risultato è stato riconosciuto anche da organismi indipendenti e inserito tra i casi virtuosi di architettura reversibile applicata ai grandi eventi. Il padiglione è stato concepito come “Hangar del sapere”, spazio dove arte, scienza, tecnologia e imprese dialogano nel solco dell’innovazione e della sostenibilità.

Il tema di Expo 2025 Osaka, “Progettare la società del futuro per le nostre vite”, si è sposato perfettamente con la narrazione e la proposta italiana, richiamando i valori universali della bellezza e della creatività come strumenti di coesione sociale e progresso. Nel suo discorso, Giuli ha ripreso il pensiero dell’ex premier giapponese Shinzo Abe, sottolineando come Italia e Giappone siano legate da una visione comune in cui la cultura e la creatività rappresentano le basi di una società prospera e aperta al cambiamento.

Oltre al valore artistico e architettonico, il Padiglione Italia assume un significato strategico nella proiezione internazionale del Paese: un luogo di incontro dove le imprese possono stringere relazioni, attrarre investimenti, promuovere l’export e avviare progetti di ricerca e cooperazione scientifica. La diplomazia della crescita trova in Osaka un laboratorio per nuove alleanze tra pubblico e privato, tra territori e mercati globali.

Il clima di collaborazione e amicizia tra Italia e Giappone, rinsaldato anche dai rapporti personali tra i rispettivi leader e dal lavoro dell’ambasciatore Mario Vattani e dei coordinatori diplomatici italiani, ha reso più efficace la presenza italiana all’Expo, offrendo al pubblico asiatico l’immagine di un’Italia innovativa, aperta e custode del proprio patrimonio. L’ambizione di contribuire al bene comune e di affrontare insieme le grandi sfide dell’umanità – dalla transizione ecologica all’intelligenza artificiale, fino alla valorizzazione delle diversità culturali – è divenuta il filo conduttore di questa edizione davvero rivoluzionaria dell’Expo universale.

Si afferma così, ancora una volta, il ruolo dell’Italia come protagonista della scena internazionale: promotrice di bellezza, innovazione, rapporti culturali e collaborazione economica. Nel messaggio conclusivo del suo intervento, Giuli ha ricordato come occorra custodire insieme il pianeta per il bene delle giovani generazioni, restituendo all’Expo 2025 il significato autentico di piattaforma globale in grado di offrire al mondo risposte concrete, idee e suggestioni per il futuro.

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