Cristiana Perrella è la nuova presidente dell’Accademia Pontificia dei Virtuosi al Pantheon

Cristiana Perrella è la nuova presidente dell’Accademia Pontificia dei Virtuosi al Pantheon

Jayde Browne

Con la nomina di Cristiana Perrella a presidente dell’Accademia Pontificia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, il mondo della cultura romana e vaticana celebra un passaggio epocale nel dialogo tra storia e contemporaneità. La notizia, accolta con entusiasmo in ambito artistico e accademico, segna il rilancio di una delle istituzioni più antiche e prestigiose di Roma, fondata nel XVI secolo per promuovere lo sviluppo delle Lettere e delle Belle Arti e favorire l’elevazione spirituale degli artisti. La scelta di Perrella conferma la volontà di riaffermare il ruolo dell’Accademia come spazio di confronto tra tradizione e ricerca, affidando l’indirizzo a una figura di primo piano nel panorama culturale nazionale.

La Pontificia Insigne Accademia dei Virtuosi al Pantheon è da secoli crocevia di talenti e idee. Dall’atto di fondazione ufficiale – avvenuto il 5 ottobre 1543 per volere di Papa Paolo III – la sua storia è punteggiata da nomi illustri come Taddeo Zuccari, Vignola, Beccafumi, Antonio da Sangallo il Giovane, cui si sono aggiunti nel tempo personaggi come Pietro da Cortona, Algardi, Borromini, Velázquez, Juvarra, Canova e Vanvitelli. Oggi, con cinquant’anni accademici ordinari di nomina papale suddivisi in cinque classi di architetti, pittori, cineasti, scultori, musicisti, cultori delle arti, letterati e poeti, l’Accademia mantiene la propria anima interdisciplinare, promuovendo i valori umanistici che ispirano da sempre la missione artistica della Chiesa.

Lasciando trasparire una precisa strategia, la nomina di Perrella punta a perfezionare il dialogo fra l’eredità storico-artistica e le istanze creative più attuali. Il presidente dell’Accademia – focalizzato soprattutto su indizione, rappresentanza e coordinamento – cura tutti i rapporti istituzionali: con il Vaticano, il Dicastero per la Cultura e l’Educazione, le altre Accademie pontificie, il variegato universo della cultura e dell’arte. Le sue responsabilità si estendono alle attività scientifiche e culturali, dalla progettazione di mostre e convegni all’avvio di programmi innovativi, sempre in sintonia con la vocazione principale dell’ente: elevare lo spirito attraverso le arti e la letteratura.

L’impegno di Perrella per una cultura “aperta e inclusiva” emerge anche dal suo contemporaneo ruolo di curatrice per il programma Conciliazione 5: un progetto avviato in occasione del Giubileo, su iniziativa del Dicastero per la Cultura e l’Educazione presieduto dal cardinale José Tolentino de Mendonça. Il programma cerca di intensificare il dialogo fra arte contemporanea e patrimonio spirituale, forgiando nuovi spazi di confronto che superano i confini canonici e aprono all’internazionalità. Con questa operazione, il Vaticano proietta l’Accademia verso il futuro, sostenendo l’innovazione e l’incontro tra discipline e generazioni differenti.

Il percorso professionale di Cristiana Perrella è emblematico per la capacità di coniugare visione curatoriale, esperienza gestionale e sensibilità accademica. Nata a Roma nel 1965, Perrella ha diretto il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato dal 2018 al 2021, portando l’istituzione al centro del dibattito italiano su nuove pratiche artistiche e sperimentazioni interdisciplinari. La sua biografia si intreccia con la città di Palermo, dove ha curato lo Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia al Museo RISO, e con Bologna, sede della Fondazione Marino Golinelli, promotrice dell’innovativo progetto Arte e scienza.

A livello internazionale, Perrella si è distinta tra il 1998 e il 2008 come curatrice del Contemporary Arts Programme della British School at Rome, e ha collaborato con il MAXXI, la Bienal de Valencia, IKSV di Istanbul, Fondazione Prada e altri istituti d’avanguardia. Parallelamente, è docente di Management ed Economia delle arti all’Università San Raffaele di Milano: un ruolo che le consente di intrecciare riflessione critica e formazione, promuovendo una visione dinamica e globale delle istituzioni culturali. La sua capacità di dialogo con sistemi complessi e la continua ricerca di nuove forme di collaborazione rappresentano oggi un valore aggiunto per l’intera comunità accademica.

La fase attuale vede Perrella impegnata in una doppia regia: mentre assume il vertice dell’Accademia pontificia, a marzo 2025 il Comune di Roma le ha affidato la direzione artistica del museo MACRO. L’obiettivo è ridefinire l’identità dell’istituzione, collegare la scena romana con le realtà europee, dare voce ai giovani autori e rilanciare la capitale come epicentro del dibattito contemporaneo. Questi incarichi testimoniano una fiducia crescente nel suo approccio multidisciplinare e visionario, che mette al centro la ricerca e l’impatto positivo sulla società.

L’investitura di Perrella incarna la volontà del Vaticano di rinnovare il dialogo tra spiritualità e linguaggi artistici contemporanei, proiettando la storica Accademia dei Virtuosi al Pantheon nel futuro dell’arte e del pensiero europeo. Sono attesi nei prossimi mesi programmi di mostre, cicli di conferenze scientifiche, eventi congiunti fra le Accademie pontificie e scambi internazionali: strumenti necessari per mantenere la missione di perfezionamento, elevazione spirituale e promozione dei valori umanistici alla base dell’identità ecclesiastica e culturale romana.

La nuova presidenza, forte di esperienze accumulate in Italia e all’estero, promette di soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più esigente, attento alle evoluzioni sociali e tecnologiche che attraversano il mondo dell’arte. Cristiana Perrella si trova ora all’incrocio tra memoria e innovazione, con il compito di valorizzare i grandi nomi che hanno fatto la storia dell’Accademia e di aprire le porte a nuovi protagonisti, visioni nuove e progetti coraggiosi.

Torna al blog