La complessità della guerra indocinese nella Mappa del conflitto in Vietnam di C.S. Hammond & Co.

La complessità della guerra indocinese nella Mappa del conflitto in Vietnam di C.S. Hammond & Co.

Jayde Browne

La mappa del conflitto in Vietnam realizzata da C.S. Hammond & Company rappresenta uno straordinario documento cartografico che testimonia uno dei momenti più drammatici della storia contemporanea.

L'opera, datata intorno al 1966, rappresenta dettagliatamente il Vietnam, Laos e Cambogia durante l'escalation del conflitto americano, mostrando la situazione politica dell'estate di quell'anno cruciale. La mappa è arricchita da due riquadri informativi: uno nell'angolo inferiore destro che illustra il terreno e l'altimetria della regione, mentre quello nell'angolo inferiore sinistro si concentra sui cambiamenti politici del XX secolo.

L'opera è stata progettato per fornire al pubblico americano una comprensione chiara della complessità geografica e politica del teatro di guerra indocinese: infatti sono presenti numerose annotazioni e simboli che indicano le divisioni territoriali, le zone di controllo e gli elementi strategici che caratterizzavano il conflitto.

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Stile

La mappa di C.S. Hammond si inserisce perfettamente nella tradizione della cartografia americana degli anni Sessanta, con un approccio divulgativo che unisce precisione informativa e chiarezza visiva. 

La Hammond Company, fondata nel 1900 e divenuta una delle principali case editrici cartografiche americane, aveva sviluppato uno stile distintivo che privilegiava la funzionalità educativa senza rinunciare all'eleganza grafica. Lo stile grafico riflette i canoni della cartografia commerciale americana, con un design pulito e moderno che utilizza convenzioni cromatiche e simboliche consolidate per facilitare la comprensione delle informazioni presentate. L'influenza della tradizione cartografica militare è evidente nella precisione con cui vengono rappresentate le divisioni territoriali e le zone di conflitto.

Colore e illuminazione

La palette cromatica della mappa è sobria ed elegante, tipica della cartografia informativa degli anni Sessanta. I colori dominanti spaziano dal verde intenso delle aree forestali e montuose ai gialli e beige delle pianure e delle zone costiere, mentre l'azzurro brillante definisce le acque del Mar Cinese Meridionale e del Golfo del Tonchino.

La colorazione serve principalmente a distinguere le diverse entità politiche e geografiche: il Vietnam del Nord, in rosa, e del Sud, in giallo, sono rappresentati con colori contrastanti che evidenziano la divisione politica del paese. I toni più intensi sono riservati alle zone di maggiore interesse strategico, mentre le aree periferiche sono più attenuate cromaticamente. L'uso sapiente del colore crea una gerarchia visiva che facilita la lettura e la comprensione delle complesse dinamiche politiche e militari rappresentate.

Gestione degli spazi

Lo spazio principale è occupato dalla rappresentazione geografica delle tre nazioni indocinesi, con il Vietnam che domina visivamente il centro della composizione. La gestione della profondità segue convenzioni cartografiche consolidate, utilizzando tecniche altimetriche per suggerire il rilievo montuoso attraverso sfumature e tratteggi.

La prospettiva privilegia l'accuratezza delle distanze e delle proporzioni rispetto alla verosimiglianza visiva. Gli spazi marginali sono sapientemente utilizzati per inserire i riquadri informativi, che arricchiscono la comprensione del contesto senza interferire con la leggibilità della mappa principale. La distribuzione degli elementi testuali e simbolici guida l'occhio del lettore attraverso le informazioni più importanti, dalle grandi divisioni politiche ai dettagli locali più specifici.

Composizione e inquadratura

La composizione è dominata dal Vietnam, diviso dal 17° parallelo in Vietnam del Nord, colorato in rosa, e Vietnam del Sud, in giallo. Ai lati, vi sono i paesi confinanti: il Laos in verde chiaro, la Cambogia in arancione intenso e la Tailandia in rosa pallido. Sullo sfondo, il mare, in un azzurro luminoso, accoglie simboli grafici come la sagoma della Settima Flotta americana, che sottolineano l’impronta militare del contesto.

La mappa è fitta di annotazioni e dettagli cartografici: confini, linee ferroviarie e stradali, fiumi, rilievi e cascate. Accanto ai nomi delle città, gli elenchi alfabetici disposti lungo i margini guidano il lettore nella consultazione. Testi esplicativi, come ad esempio “Facts about North Vietnam” ("Fatti sul Vietnam del nord") offrono dati demografici e statistici.

In basso, due riquadri rafforzano la funzione divulgativa e propagandistica dell’opera: a sinistra troviamo un inserto monocromatico dal titolo “Freedom’s Struggle in Asia”(“La lotta per la libertà in Asia”). Questa è un’espressione tipica della retorica americana degli anni Sessanta, che presentava la Guerra del Vietnam come parte della difesa della libertà contro il comunismo. Il riquadro non è neutrale, ma veicola un messaggio politico. Infatti, inserendo la parola “libertà”, la mappa assume il tono propagandistico della Guerra Fredda, presentando lo scontro in Vietnam come parte di una lotta globale tra democrazie (guidate dagli Stati Uniti) e comunismo (URSS e Cina). Secondo quest'ottica, il Vietnam viene visto come territorio cruciale nella difesa della libertà contro l’espansione comunista.

A destra, invece, troviamo una carta fisica a colori mette in evidenza il rilievo montuoso dell’Indocina, che serve a contestualizzare la geografia "difficile" (monti, pianure, altipiani) che influenzava direttamente la guerra. Questo mostra al lettore americano perché il Vietnam fosse un terreno di conflitto problematico, pieno di ostacoli naturali che rendevano la guerra convenzionale più complessa.

    Tecnica e materiali

    La mappa del conflitto vietnamita di C.S. Hammond utilizza la tecnica della litografia offset, il metodo di stampa più avanzato disponibile negli anni Sessanta per la produzione cartografica commerciale.

    Questa tecnica permetteva la riproduzione di dettagli estremamente precisi e una qualità cromatica superiore rispetto ai metodi di stampa precedenti. Il supporto cartaceo aveva una consistenza robusta che garantiva la durabilità del prodotto. Gli inchiostri utilizzati, probabilmente a base oleosa secondo la tecnologia dell'epoca, mantengono ancora oggi una buona saturazione e stabilità. La qualità della stampa permette la riproduzione fedele anche dei caratteri tipografici più piccoli, essenziali per la leggibilità delle numerose denominazioni geografiche e delle annotazioni esplicative. 

    L'opera testimonia la capacità della cartografia commerciale di trasformarsi in strumento di informazione pubblica durante i grandi eventi storici, offrendo al cittadino comune gli strumenti necessari per comprendere la complessità di un conflitto lontano, ma che era sempre più presente nella vita quotidiana americana.

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