Autunno faraonico: l’antico Egitto conquista i musei d’Italia tra reperti, arte e mistero

Autunno faraonico: l’antico Egitto conquista i musei d’Italia tra reperti, arte e mistero

Jayde Browne

L’autunno 2025 si apre in Italia con un calendario di mostre che celebra il fascino dell’antico Egitto, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nel mistero e nella ricchezza di una civiltà plurimillenaria. Grandi musei, spazi espositivi e centri culturali si fanno interpreti di una vera e propria “stagione faraonica”, che abbraccia arte, archeologia, spiritualità e storia, rispondendo a un crescente interesse per i temi dell’antico e del sacro. Le esposizioni dedicate all’Egitto antico promettono viaggi suggestivi tra reperti rari, statuaria monumentale, papiri, gioielli, sarcofagi e affreschi che raccontano il quotidiano e il divino, gli dei e i faraoni, le pratiche funerarie e la magia di un mondo che ancora oggi esercita una fortissima attrazione.

Le iniziative partono da un dialogo tra grandi istituzioni italiane e partner internazionali, con prestiti straordinari che permettono di vedere in Italia opere provenienti dal Museo Egizio del Cairo, dal British Museum di Londra e dalla collezione del Louvre. Nei nuovi allestimenti si potranno ammirare mummie perfettamente conservate, ricchi corredi tombali, amuleti e oggetti rituali che accompagnavano i defunti nel viaggio verso l’Aldilà. Le ricostruzioni delle sepolture dei nobili e dei faraoni danno corpo a narrazioni immersive, coinvolgendo il pubblico in esperienze che superano la mera contemplazione e fanno vivere il sogno dell’archeologia.

Al Museo Egizio di Torino, protagonista assoluto con una delle collezioni più importanti al mondo, l’offerta autunnale propone itinerari speciali alla scoperta delle dinastie faraoniche, delle tecniche artistiche degli artigiani e delle meraviglie delle necropoli. I pannelli digitali e le ricostruzioni virtuali permettono di esplorare ambienti ormai perduti, offrendo uno sguardo avveniristico sulle scoperte più recenti e sulle tecnologie che stanno rivoluzionando l’egittologia mondiale. Il pubblico può ammirare in anteprima oggetti rarissimi, come la maschera funeraria in oro e lapislazzuli, gli strumenti musicali utilizzati nei rituali religiosi e le statue di divinità che presidiavano i templi.

Anche Firenze celebra l’Egitto con una mostra che indaga il rapporto tra il Nilo e la civiltà mediterranea, affiancando i reperti archeologici alle testimonianze degli scambi tra popoli antichi. Nelle sale del Museo Archeologico Nazionale si incrociano storie di commercianti, artisti e sacerdoti che viaggiavano tra Africa ed Europa, portando con sé statuine votive, vasellame, tessuti e incantando le corti con la sapienza dei costruttori egizi. Il percorso espositivo mette in luce le contaminazioni tra arte egizia, greca e romana, offrendo uno sguardo nuovo sulle radici dell’identità europea.

A Milano, alcune gallerie presentano esposizioni focus sulle tecniche di mummificazione e sulle procedure mediche dell’antico Egitto, con modelli 3D e tavole scientifiche che illustrano le pratiche adottate dagli imbalsamatori. Interessanti laboratori didattici coinvolgono bambini e adulti, invitandoli a confrontarsi con il mistero della scrittura geroglifica e a sperimentare la decorazione di amuleti, papiri e statuette. La didattica svolge un ruolo chiave nell’avvicinare il grande pubblico al mondo egizio, promuovendo un apprendimento attivo e creativo che arricchisce la fruizione delle mostre.

Non manca la riflessione sul tema della spiritualità e sul ruolo del faraone come intermediario tra terra e divinità. I visitatori possono osservare reperti che testimoniano le cerimonie sacre celebrate nei templi di Karnak, Luxor e Abu Simbel, rivivendo le processioni, le offerte votive e gli antichissimi riti di purificazione. Le mostre autunnali dedicano ampio spazio alle divinità egizie, con statue monumentali di Iside, Osiride, Horus e Anubi, che dominano le sale espositive e raccontano il senso della vita e della morte nell’Egitto dei faraoni.

Il viaggio offre infine una panoramica sull’eredità dell’antico Egitto nella cultura occidentale. Dipinti, sculture e mosaici moderni traggono ispirazione dai motivi decorativi egizi, influenzando architetti, designer e artisti dalla fine dell’Ottocento all’Art Deco. Le esposizioni italiane integrano la presenza di installazioni contemporanee che dialogano con gli oggetti antichi, suggerendo provocazioni e visioni che proiettano l’antico nel futuro. La stagione faraonica si caratterizza dunque come un percorso trasversale che indaga il passato e il presente, stimolando domande sulla memoria, il potere, la bellezza e la spiritualità.

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