Ostia antica di Antonio Lafreri

Ostia antica di Antonio Lafreri

Alice Pettirosso

Abstract
La rara mappa di Ostia realizzata da Antonio Lafreri è una delle più antiche rappresentazioni cartografiche della città portuale romana. Incisa nel XVI secolo, incarna lo spirito del Rinascimento, riflettendo il fervente entusiasmo per l'antichità. Quest'opera pionieristica non è solo un documento topografico di grande importanza, ma anche un eccezionale esempio di arte cartografica. La Scuola Lafreri, fondata dall’autore, rivoluzionò la creazione degli atlanti, lasciando un segno profondo nella cartografia del periodo.

Antonio Lafreri e il contesto storico
Antonio Lafreri (1512-1577), cartografo ed editore francese, si trasferì a Roma intorno al 1540, in un'epoca in cui l'interesse per l'antichità romana stava vivendo una vera e propria rinascita. Il suo lavoro si inserisce nel fervore delle campagne di scavo e della riscoperta dei monumenti romani. In questo scenario, Lafreri si distinse per la produzione di incisioni e mappe che non solo documentavano i tesori archeologici, ma offrivano una visione completa dell’antica Roma e delle sue città satellite, come Ostia.

La mappa di Ostia antica
La mappa di Ostia realizzata da Lafreri è uno dei primi tentativi di ricostruire la topografia dell'antica città portuale. Nel periodo imperiale, Ostia era il principale punto d'accesso per le merci destinate a Roma, e la sua mappa ne cattura l’essenza. Nell’incisione si ammirano le principali strutture cittadine: il maestoso decumano massimo, il teatro, il foro, le terme e il porto. La Scuola Lafreri, creata dall’autore stesso, divenne un faro d'innovazione nel mondo della cartografia, aprendo la strada a figure illustri come Giacomo Gastaldi e Paolo Forlani. Il loro contributo fece della cartografia rinascimentale uno strumento prezioso per la conoscenza storica.
Nonostante le conoscenze del tempo fossero limitate rispetto agli scavi successivi, la mappa di Lafreri rimane una testimonianza chiave del primo slancio rinascimentale verso lo studio e la rappresentazione dei siti archeologici. La raffigurazione di Ostia è idealizzata, basata sia sulle rovine allora visibili, sia sulle nozioni delle strutture tipiche delle città romane.


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L'importanza della mappa
La mappa di Ostia di Lafreri ha un valore storico inestimabile, in quanto rappresenta uno dei primi sforzi di documentare una città romana diversa dalla stessa Roma. L’approccio innovativo di Lafreri influenzò profondamente gli studi cartografici e archeologici successivi, contribuendo a plasmare l'immagine di Ostia che sarebbe stata raffinata con gli scavi moderni. Finemente incisa, questa mappa non è solo una testimonianza della maestria dell’arte cartograficadell'epoca, ma anche un pilastro nella storia della cartografia rinascimentale.
Ancora oggi, la mappa è una risorsa preziosa per comprendere i percorsi e le strutture principali della città romana. Essa offre agli studiosi una rara opportunità di confrontare le condizioni delle rovine nel XVI secolo con quelle attuali, fornendo una prospettiva unica sulla percezione dei siti archeologici durante il Rinascimento.

Conservazione e studi successivi
Le incisioni e le mappe di Lafreri, inclusa la preziosa mappa di Ostia, sono oggi conservate in musei e collezioni private in tutto il mondo. La loro analisi continua a essere uno strumento chiave per approfondire la storia della cartografia rinascimentale. La mappa di Ostia rimane al centro degli studi di storici dell'arte e archeologi, non solo come emblema dell'interesse rinascimentale per l’antichità classica, ma anche come tappa fondamentale nella ricostruzione e nella comprensione dell’antica città.

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