Nuova et Esatta Pianta del Conclave con le Funzioni e Ceremonie per l'Elettione del Nuovo Pontefice di Domenico De Rossi

Nuova et Esatta Pianta del Conclave con le Funzioni e Ceremonie per l'Elettione del Nuovo Pontefice di Domenico De Rossi

Alice Pettirosso

Abstract
"Nuova et Esatta Pianta del Conclave con le Funzioni e Ceremonie per l'Elettione del Nuovo Pontefice" è un'incisione del 1700 realizzata da Giovanni Domenico De Rossi. L’opera celebra il conclave successivo alla morte di Papa Innocenzo XII e documenta l'elezione di Giovanni Francesco Albani, divenuto poi Papa Clemente XI. Al contempo, offre un affascinante spaccato della vita ecclesiastica e cerimoniale del XVIII secolo, illustrando con precisione gli spazi vaticani e i riti dell’elezione papale.

 

Sintesi dell’opera e contesto storico
In un periodo in cui la Chiesa cattolica occupava un ruolo centrale nella politica e nella spiritualità europea, l'elezione di un nuovo papa era un evento di enorme rilevanza. Giovanni Domenico De Rossi, incisore di grande fama, immortalò questo momento cruciale con sorprendente accuratezza. La sua incisione, "Nuova et Esatta Pianta del Conclave con le Funzioni e Ceremonie per l'Elettione del Nuovo Pontefice", raffigura una planimetria parziale della Città del Vaticano e offre uno sguardo dettagliato sulle fasi della morte, della deliberazione e dell’elezione del nuovo pontefice.

Questa opera va oltre la semplice rappresentazione topografica, catturando il cerimoniale e la solennità del conclave. Incisioni come questa, diffuse a partire dal XVI secolo, erano pubblicate immediatamente dopo la morte di un papa e offrivano un raro accesso ai rituali segreti dell'elezione papale. De Rossi si inserisce in questa tradizione, svelando i dettagli del conclave con una narrazione visiva di grande intensità. Il conclave del 1700 fu segnato da forti tensioni politiche: i 58 cardinali partecipanti erano suddivisi in fazioni, tra cui gli zelanti, i fedeli al Sacro Romano Impero e i sostenitori della Francia. Inoltre, la delicata situazione politica europea, come l’imminente morte di Carlo II di Spagna, influenzò notevolmente le dinamiche dell’elezione.

Struttura dell’opera
L'incisione offre una visione aerea e parziale della Città del Vaticano, mettendo al centro la rappresentazione dettagliata dei cardinali elettori nelle diverse fasi del conclave. La composizione guida l'osservatore attraverso l'intero processo, dalla morte del pontefice alla deliberazione, fino alla scelta del nuovo papa. Intorno alla scena centrale si stagliano le architetture e gli spazi chiave del conclave, fornendo una comprensione precisa della disposizione degli ambienti vaticani. Molte di queste incisioni venivano riprodotte e adattate da un conclave all'altro, data la ripetitività dei rituali, permettendo così una pubblicazione rapida sul mercato.

Tecnica incisoria
De Rossi utilizza la tecnica dell’incisione su rame, che gli consente di ottenere un livello di dettaglio eccezionale. Attraverso sottili linee incise sulla lastra, riesce a delineare le architetture vaticane e a conferire profondità alla scena. Il gioco di luci e ombre, ottenuto con l’incrocio delle linee (chiaroscuro), dona volume alle figure dei cardinali, rendendo l'intera composizione viva e vibrante. Questa cura per i dettagli e la resa prospettica richiama lo stile di maestri incisori come Matthäus Merian, noto per le sue vedute che combinano topografia e vita sociale. Tuttavia, in De Rossi, il focus è sulle cerimonie papali, offrendo una narrazione solenne e dinamica.

Curiosità sull’opera
Uno degli aspetti più affascinanti di questa incisione è la sua funzione sia didattica sia celebrativa. De Rossi non si limita a rappresentare gli spazi del conclave, ma offre uno sguardo approfondito sulle usanze e sui rituali ecclesiasticidel tempo. L'opera, infatti, era concepita anche per diffondere la grandiosità e la solennità delle cerimonie papali, contribuendo così a rafforzare l’immagine della Chiesa. Simonetta Tozzi, nel suo studio, sottolinea come questa incisione rappresenti non solo un documento storico, ma anche un mezzo per cogliere la tensione e l’attesa che accompagnano l’elezione di un nuovo pontefice.

 PRENOTA LA TUA COPIA A CASA

Riferimenti esterni e confronti
"Nuova et Esatta Pianta del Conclave" si inserisce nella tradizione delle incisioni che miravano a rappresentare fedelmente i luoghi e gli eventi più significativi dell’epoca. De Rossi anticipa l’interesse per la rappresentazione degli spazi vaticani nella loro magnificenza rituale. Quest'opera appartiene a un genere di incisioni diffuse a Roma già nel XVI secolo, con l’obiettivo di svelare i dettagli dei rituali segreti legati all’elezione papale. Inoltre, queste stampe erano molto popolari tra i visitatori di Roma, servendo come souvenir che immortalavano l’importanza e la solennità del conclave.

Il conclave del 1700: dinamiche ed elezione di Clemente XI
Il conclave del 1700 fu un evento complesso, caratterizzato da numerose dinamiche politiche. I cardinali erano divisi in fazioni, tra cui i sostenitori dell'Impero e quelli della Francia. Le tensioni aumentarono ulteriormente con la notizia della morte di Carlo II di Spagna, rendendo necessaria l’elezione di un papa politicamente neutrale. Giovanni Francesco Albani, membro degli zelanti, si rivelò il candidato ideale, e il 23 novembre 1700 fu eletto papa con il nome di Clemente XI. La sua elezione rappresentò una vittoria per gli zelanti e segnò un momento cruciale per il papatodell’epoca, in quanto il nuovo pontefice era chiamato a mantenere una posizione imparziale di fronte alle sfide politiche europee.

Back to blog